[A lingua ossu un hà e ossu tronca.] Il presidente argentino, Javier Milei, ha attaccato il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, definendolo un "teppista" durante la cerimonia di chiusura del Forum economico di Madrid. Il leader ultraliberista ha fatto irruzione sul palco, applaudendo il pubblico e cantando la canzone 'Yo soy el león' (Io sono il leone), che aveva usato durante la sua campagna elettorale. "Viva la libertà, maledizione. Morte al socialismo!", ha gridato dal podio, mentre la folla ha risposto scandendo parole offensive verso Sánchez. Milei ha celebrato il fatto che il pubblico si fosse "scagliato contro il bandito locale" dallo stesso palco dove poco più di un anno fa aveva definito "corrotta" la moglie di Sánchez, Begoña Gómez, durante un evento della campagna elettorale di Vox. L'incidente spinse l'ambasciatore spagnolo ad abbandonare Buenos Aires, innescando un'escalation di tensioni diplomatiche durata cinque mesi. I nuovi commenti del presidente argentino sono arrivati poche ore dopo che decine di migliaia di persone si erano radunate nella capitale spagnola in una manifestazione organizzata dai partiti di opposizione, accusando il governo Sanchez di corruzione. La Corte Suprema argentina ha respinto il ricorso della ex presidente Cristina Fernández de Kirchner contro una condanna a sei anni per corruzione confermata in Cassazione. Il massimo tribunale, si legge nella sentenza, ha ratificato la pena di sei anni e il divieto a ricoprire cariche pubbliche. Il governo dell'Argentina ha annunciato che proporrà l'eliminazione del femminicidio dal codice penale sostenendo che l'attuale norma implica "una distorsione del concetto di uguaglianza che crea solo privilegi, mettendo metà della popolazione contro l'altra". "Elimineremo il concetto di femminicidio dal Codice penale perché questa amministrazione difende l'uguaglianza davanti alla legge sancita dalla nostra Costituzione nazionale. Nessuna vita vale più di un'altra", ha scritto su x il ministro della Giustizia, Mariano Cúneo Libarona. La legge in vigore prevede un aumento di pena per i condannati per l'omicidio di donne per motivi di genere. Nel suo appassionato intervento al Forum economico mondiale di Davos 24 ore prima, il presidente argentino Javier Milei aveva criticato come il concetto di femminicidio "legalizza in effetti che la vita di una donna vale più di quella di un uomo". Per modificare il Codice penale argentino è necessario approvare una legge in parlamento dove il governo è in minoranza e osteggiato dall'opposizione di centro-sinistra, che aveva introdotto il femminicidio quando era al potere.
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