venerdì 19 luglio 2024

Ortodossi in guerra

[Quando si torna a stare in un piccolo centro, dopo la grande città, ci si convince che li sarà tutto più facile e gestibile, quasi come se la gente si fosse radunata e avesse deciso di giocare alla vita di paese. Si arriva a credere che in un posto così non possa morire nessuno. Alice Munro]  Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir è venuto a pregare per la liberazione degli ostaggi israeliani nel complesso di Al-Aqsa a Gerusalemme, sfidando allo stesso tempo il primo ministro Benjamin Netanyahu, Hamas e i palestinesi.“Sono venuto qui nel posto più importante per il popolo ebraico a pregare per gli ostaggi, affinché tornino a casa, ma non con un accordo di resa, senza arrendersi. Prego e mi impegno affinché il primo ministro abbia l’energia per non cedere, e che arrivi fino in fondo rafforzando la pressione militare, fermando la loro benzina, in modo da vincere”. Situato nella Città Vecchia di Gerusalemme Est, il complesso della moschea di Al-Aqsa è il terzo luogo più sacro dell’Islam. Gli ebrei lo chiamano Monte del Tempio e lo considerano il loro luogo più sacro. La legge rabbinica vieta agli ebrei l’accesso al complesso, ma da quando Netanyahu ha formato la sua coalizione con il sostegno dell’estrema destra nel dicembre 2022, Ben Gvir ci è andato in visita più volte. L'esercito israeliano - in base alla decisione annunciata nei giorni scorsi - invierà domenica prossima le prime chiamate alla leva a circa 1.000 giovani ortodossi tra i 18 e i 26 anni. Lo ha stabilito il ministro della Difesa Yoav Gallant al termine - secondo i media - di una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi ed altri esponenti militari.     I richiami alla leva - avviati dopo la recente sentenza della Corte Suprema - avverranno in tre fasi ed altre cartoline precetto saranno spedite nelle prossime settimane.Un drone ha colpito il centro di Tel Aviv uccidendo un uomo e ferendo altre persone a pochi metri dall'ambasciata americana, le sirene di allarme non sono scattate. Le forze di difesa israeliane confermano che un 'bersaglio aereo' è esploso a Tel Aviv. Il portavoce militare dei militanti Houthi dello Yemen ha dichiarato su X che il gruppo rivelerà i dettagli di un'operazione militare che ha preso di mira Tel Aviv. La Knesset ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione che respinge la nascita di uno Stato palestinese. La risoluzione è stata opera sia dei partiti della coalizione del premier Benyamin Netanyahu sia di quella di destra all'opposizione e ha avuto il sostegno anche del partito di Benny Gantz. I membri di Yesh Atid, il partito di Yair Lapid - hanno riferito i media- sono usciti dall'Aula al momento del voto. "Uno Stato palestinese nel cuore di Israele costituirebbe una minaccia esistenziale per Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto israelo-palestinese e destabilizzerebbe la regione", recita la Risoluzione.


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