giovedì 26 giugno 2025

Ok Mps

[Quando in Ucraina vedo lo sguardo triste di migliaia di bambini, sento il dolore di tutte le scapole a cui sono state tolte delle ali. Fabrizio Caramagna]  "Confermiamo di aver ricevuto informazioni dagli operatori di mercato in merito alla cessione di una partecipazione in Mps da parte dell'Italia: stiamo esaminando le informazioni secondo le nostre procedure standard". Lo afferma un portavoce della Commissione europea, interpellato in merito alle notizie di stampa secondo le quali Bruxelles starebbe esaminando i dettagli dell'ultimo collocamento accelerato di Monte Paschi per verificare se il processo sia stato una transazione equa e aperta al mercato. Il Consiglio Ue e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico per riformare il quadro europeo di gestione delle crisi bancarie e di garanzia dei depositi (Cmdi), per rendere più efficiente la risoluzione delle banche di piccole e medie dimensioni e rafforzare la stabilità del settore. La riforma consentirà, in casi specifici, l'utilizzo dei fondi di garanzia dei depositi e dei fondi di risoluzione, come il Fondo di risoluzione unico Srf nella zona euro, per finanziare la risoluzione delle banche che non dispongono di sufficienti risorse proprie e passività assorbibili (Mrel), evitando il bail-in dei depositanti. "Per rafforzare la competitività europea serve un settore bancario stabile e resiliente, questa riforma offre maggiore protezione a cittadini e contribuenti contro i fallimenti bancari", ha commentato il ministro polacco delle Finanze, Andrzej Domański, presidente di turno dell'Ecofin. Tra le novità, una procedura armonizzata per il cosiddetto "least cost test", che servirà a valutare se la risoluzione di una banca può avvenire usando risorse dello schema di garanzia dei depositi (i Dgs come il Fondo interbancario di garanzia dei depositi nel caso dell'Italia) senza superare l'ammontare dei depositi protetti. Resta il principio che gli azionisti e i creditori subordinati debbano essere i primi a sostenere le perdite. Il nuovo quadro chiarisce inoltre come le autorità di risoluzione dovranno valutare l'interesse pubblico nel decidere se liquidare o salvare una banca. Si darà priorità alla risoluzione quando questa consente una maggiore protezione dei depositanti e della stabilità, anche a livello regionale. L'accordo mantiene la gerarchia attuale nella tutela dei depositi: prima i depositi garantiti dallo schema di garanzia dei depositi, poi quelli delle famiglie e delle Pmi non coperti, per assicurare la continuità operativa e la fiducia nel sistema bancario. Il testo concordato modifica tre normative chiave: la direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche (Brrd), il regolamento sul Meccanismo di Risoluzione Unico (Srmr) e la direttiva sui sistemi di garanzia dei depositi (Dgsd). Il prossimo passo sarà la finalizzazione tecnica del testo e la sua adozione formale da parte di Consiglio e Parlamento prima dell'entrata in vigore.


Banksy a Modica

[Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima. Carlos Ruiz Zafón] Arriva a Modica, in provincia di Ragusa, l'arte dirompente di Banksy. Dal 31 maggio al 2 novembre, l'ex Convento del Carmine accoglierà una delle mostre più attese della stagione culturale siciliana: "Banksy-Realismo Capitalista", curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, organizzata dalla Fondazione Teatro Garibaldi, in sinergia con il quotidiano La Sicilia - Domenico Sanfilippo Editore, la Dse Pubblicità, Csab Uniroma3 - Fondazione Centro Studi Archivio Banksy, con il sostegno della Regione siciliana, dell'Assemblea regionale siciliana, del Libero Consorzio di Ragusa e del Comune e la collaborazione di Enjoy Barocco.    Oltre cento opere, documenti, video e materiali originali comporranno un percorso espositivo che getta nuova luce sul fenomeno Banksy, tra gli artisti più influenti e discussi, esponente della street art la cui vera identità resta sconosciuta.    "La mostra offre un'occasione rara per confrontarsi con un artista che, pur restando nascosto, ha influenzato profondamente l'immaginario visivo globale - affermano Maria Monisteri e Tonino Cannata, rispettivamente presidente e sovrintendente della Fondazione teatro Garibaldi - Le sue opere realizzate in modo clandestino sui muri di molte città nel mondo, esplicitano una dimensione collettiva e popolare dell'arte, che oscilla tra la denuncia dei mali e delle contraddizioni in tutti i continenti e della speranza di un mondo migliore".


L'antidiabete

[Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno. Carlos Ruiz Zafón]     La lotta al diabete e all'obesità si integra sempre di più e in modo netto a quella contro le malattie cardiovascolari. Il semaglutide, il farmaco contro il diabete e l'obesità, si dimostra un'arma salva-cuore tanto da essere destinato, alla luce dei risultati degli ultimi studi, a entrare ufficialmente nell'armamentario farmaceutico dei pazienti con alto rischio cardiovascolare. È il solo, infatti, che previene infarto ed ictus in tutti i pazienti ad alto rischio, anche in pillola.    Lo evidenziano i risultati di due nuovi diversi e ampi studi internazionali, condotti complessivamente su oltre 35mila persone: la pillola a base di semaglutide, prodotta da Novo Nordisk, ha verificato un'analisi pubblicata sul New England Journal of Medicine' e presentata all'annuale sessione scientifica ed expo dell'American College of Cardiology (Acc) a Chicago, riduce del 14% infarto, ictus e mortalità per cause cardiache in chi ha il diabete di tipo 2 e un rischio cardiovascolare elevato. Una seconda analisi, lo studio Score, ha accertato invece mentre che nella formulazione per via iniettiva protegge il cuore di chi non ha problemi di glicemia ma è sovrappeso od obeso, diminuendo fino al 57% il rischio di attacchi cardiaci, ictus e decessi.     I due studi internazionali sono stati presentati per la prima volta al congresso dell'American College of Cardiology (ACC).     La prima ricerca, di cui sono ora disponibili i risultati definitivi, è lo studio internazionale multicentrico SOUL, che ha coinvolto 9650 persone con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare e/o insufficienza renale cronica, trattate con semaglutide per via orale o con placebo e seguite per 5 anni. La terapia con semaglutide, l'unico farmaco GLP-1 per cui sia approvata la formulazione orale, riduce del 14% il rischio di infarto, ictus e morte per cause cardiache e come sottolinea Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC), "l'effetto di protezione cardiovascolare è netto, l'utilizzo della pillola a base di semaglutide migliora la salute di cuore e vasi e previene la progressione dell'arteriosclerosi. Ha un'efficacia superiore rispetto a qualsiasi altra terapia orale anche nella riduzione dei valori di emoglobina glicata e nella diminuzione del peso corporeo, e tutto questo si traduce in una consistente azione protettiva sull'apparato cardiovascolare".     Sulla base dei nuovi risultati di protezione cardiovascolare è stata richiesta a FDA ed Ema un'estensione dell'indicazione d'uso per la riduzione del rischio cardiovascolare. "Dobbiamo tenere presente che una persona con diabete su tre ha anche una malattia cardiovascolare, perciò, è cruciale avere terapie che possano incidere su entrambe le condizioni - aggiunge Ciro Indolfi, presidente della Federazione Italiana di Cardiologia (FIC). Il meccanismo d'azione e gli effetti di semaglutide orale rendono perciò questo trattamento il gold standard per intervenire tempestivamente sulla riduzione del rischio cardiovascolare nelle persone con diabete di tipo 2". Con un secondo studio, lo SCORE, che è stato condotto su 27.963 persone adulte con una malattia cardiovascolare conclamata in sovrappeso od obesi, ma senza diabete di tipo 2 tra persone non trattate e pazienti in trattamento con semaglutide 2.4 mg per via iniettiva e persone, seguiti in media per circa 7 mesi, si è vista una riduzione del 57% del rischio relativo di infarto, ictus e mortalità per tutte le cause e un calo del 45% se si aggiunge anche il rischio relativo di ricoveri per scompenso cardiaco o di procedure dirivascolarizzazione. Un nuovo modello di assistenza che non si limiti al diabete, ma affronti anche le comorbidità e la complessa realtà della multi-cronicità; la semplificazione della Nota 100 di Aifa, per garantire un accesso più rapido ed efficace alle terapie; un aggiornamento dei Lea che risponda meglio alle esigenze delle persone con diabete, adeguando la tariffa della "visita diabetologica" e reinserendo prestazioni fondamentali per la diagnosi e la gestione delle complicanze del diabete, come l'esame del fondo oculare e la fotografia digitale del fondo per la retinopatia, da erogare in regime di esenzione per le persone con diabete. Tra le altre azioni ritenute necessarie secondo gli Esperti, il riconoscimento dell'attività fisica come strumento terapeutico, la creazione di una rete dedicata per la gestione della sindrome del piede diabetico, fondi per l'attuazione dello screening del diabete tipo 1 su scala nazionale.    Di fronte a una patologia con una prevalenza in Italia del 7% e destinata a crescere, così come in tutto il mondo, dove entro il 2030 ne saranno affetti circa 640 milioni di individui, è dunque evidente l'urgenza di una visione strategica per instaurare un cambio di paradigma in grado di contenere il problema. Il diabete, che da solo assorbe circa l'8% del budget sanitario totale, è anche la prima causa di ulteriori gravi complicanze cardiovascolari, renali, oculari e a carico degli arti inferiori, rappresentando un'emergenza sanitaria su cui intervenire tempestivamente.     In questo scenario, il diabetologo deve avere un ruolo centrale come primo referente clinico nella preservazione dello stato di salute oltre che nella diagnosi e cura delle complicanze della persona con diabete.


Chi ha vinto dopo 12 giorni

[Aostu seccu, castagna par ogni ceppu. Agosto secco, castagna a ogni ceppo.] Il capo di Stato Maggiore israeliano Eyal Zamir ha affermato che durante la guerra dei 12 giorni in Iran hanno operato dei "commando di terra". Zamir, elogiando i successi delle sue truppe, ha affermato che sono stati ottenuti "dalla nostra aeronautica e dai nostri commando di terra", aggiungendo che "queste forze hanno operato in segreto nel profondo del territorio nemico e ci hanno consentito la completa libertà operativa". "Ritengo necessario porgere alcune congratulazioni alla grande nazione iraniana, innanzitutto, congratulazioni per la vittoria sul regime israeliano. Nonostante tutto quel clamore, nonostante tutte quelle affermazioni, il regime israeliano, sotto i colpi della Repubblica Islamica, è quasi crollato ed è stato schiacciato".     Lo ha affermato Ali Khamenei, la Guida suprema della Repubblica islamica, in un messaggio riportato dall'agenzia Isna. Le trattative per un cessate il fuoco tra Hamas e Israele proseguono e si sono intensificate nelle ultime ore. Lo ha dichiarato all'Afp un alto funzionario del movimento islamista palestinese, Taher al-Nounou.  "I nostri contatti con i mediatori egiziani e qatarioti non si sono mai interrotti e si sono addirittura intensificati", ha affermato. La guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza è in corso da oltre 20 mesi. Nel frattempo, almeno sette soldati israeliani sono stati uccisi in un singolo attacco nel sud della Striscia. Lo ha annunciato oggi l’esercito israeliano. I militari, di età compresa tra i 19 e i 21 anni, appartenevano al 605° Battaglione del genio da combattimento, incaricato della distruzione delle infrastrutture di Hamas, secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane (Idf). Nella stessa giornata, almeno 41 persone sono state uccise in attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera, citando fonti mediche. Tra le vittime, almeno 14 civili si trovavano in attesa di aiuti umanitari nei pressi del corridoio di Netzarim, nel centro della Striscia. A Rafah, un altro palestinese è stato ucciso e cinque persone sono rimaste ferite mentre attendevano aiuti, secondo le stesse fonti. Intanto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato il trasferimento di undici cittadini palestinesi da Gaza, ora giunti ad Amman e attesi in Italia nelle prossime ore. "Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione con i governi di Israele e Giordania", ha dichiarato Tajani. Tra i rifugiati, due medici, una ricercatrice diretta all’Università per Stranieri di Siena e una studentessa della Cattolica di Roma, entrambe beneficiarie di borse di studio.  L’operazione riguarda familiari di palestinesi già presenti in Italia per cure mediche o con permesso di soggiorno regolare.


Stop accordo Ue-Israele?

[Dite alla luna di non mostrarsi stasera perché rischia di prendersi un missile dai russi. Fabrizio Caramagna] Israele ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti a Gaza dopo la minaccia del ministro di ultradestra Bezalel Smotrich di dimettersi dal governo se non fossero state prese misure per impedire che gli aiuti arrivassero a Hamas. Lo riferisce una fonte a Channel 12, citata da Times of Israel.  La notizia è stata diffusa poco dopo che l'ufficio del primo ministro aveva annunciato che Benyamin Netanyahu ha ordinato all'Idf di elaborare un piano in 48 ore per impedire ad Hamas di rubare gli aiuti. La sospensione della consegna di aiuti rimarrà in vigore fino alla presentazione del piano dell'esercito, aggiunge la fonte.  Almeno 20 persone sono state uccise questa mattina negli attacchi delle forze israeliane a Gaza, tre delle quali aspettavano la distribuzione di aiuti umanitari nei punti di distribuzione: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti negli ospedali della Striscia. Uno di loro - secondo fonti dell'ospedale Nasser - è stato ucciso da un drone militare israeliano in un attacco vicino all'ospedale da campo giordano a ovest di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale. Gaza c'è una situazione catastrofica di genocidio: appoggiamo la richiesta dell'Onu di accesso degli aiuti, di cessate il fuoco e andare avanti verso la soluzione dei due stati". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, arrivando al Consiglio europeo. "Israele sta violando l'articolo due, quello sui diritti mani, dell'accordo tra Ue e Israele: oggi chiederò la sospensione immediata di questo accordo", ha aggiunto.   "Non ha nessun senso che abbiamo portato avanti 18 pacchetti di sanzioni contro Mosca per la sua aggressione all' Ucraina e poi l'Europa, in un doppio standard, non è capace nemmeno di sospendere un accordo di associazione con Israele dopo le due sue continue violazioni di diritti umani". A meno che l'Ue non faccia qualcosa di concreto oggi o nel giro di due settimane, allora ogni Stato membro, compresa la Slovenia e alcuni Paesi che la pensano come noi, dovrà fare i prossimi passi da solo. Siamo pronti a farlo non solo per dimostrare solidarietà, ma per fare pressione reale sul governo israeliano". Lo ha detto il premier sloveno, Robert Golob, arrivando al summit Ue. "Avremmo dovuto fare di più in passato ma non è mai troppo tardi".  "Significa che oggi apriremo la discussione sull'articolo 2", ha proseguito Golob. "Ho già ricevuto informazioni dall'Alta rappresentante Kallas che c'è una violazione dell'articolo 2 sui diritti umani a Gaza.  Purtroppo, alcuni Stati membri, importanti Stati membri, hanno deciso di dare priorità ai propri interessi e non ai diritti umani del popolo palestinese", ha aggiunto il premier sloveno.  "L'Europa e il mondo soffre una guerra commerciale dei dazi con misure ingiuste e unilaterali, che nel caso della Spagna sono doppiamente ingiuste, visto che con gli Usa non abbiamo surplus, ma deficit commerciale. La politica commerciale è guidata da Bruxelles: siamo in una Unione europea, in un mercato unico. E negozia lei a nome di tutti gli Stati membri europei". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, arrivando al Consiglio europeo. "Spagna è un Paese aperto e considera gli Stati Uniti un Paese amico", ha aggiunto. "All'indomani del summit della Nato vorrei sottolineare la nostra soddisfazione: come governo abbiamo raggiunto un punto di equilibrio tra il nostro impegno come Stato appartenente alla Nato e con la difesa con forza dello nostro stato sociale e la nostra coesione sociale. È stato un risultato positivo". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, arrivando al Consiglio europeo.  


mercoledì 25 giugno 2025

Danimarca & Ucraina

[Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte delle persone esiste, questo è tutto. Oscar Wilde]  Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice della Nato all’Aia e che con lui “discuterà dell’ovvio”, inclusa l’Ucraina.  “Discuteremo dell’ovvio. È difficile. Zelensky ha qualche difficoltà. È una brava persona. Lo incontrerò oggi. Non lo so. Presumo che discuteremo dell’Ucraina”, ha detto Trump ai giornalisti a margine del vertice Nato.  La Danimarca sarà il primo Paese con cui l'Ucraina lancerà la produzione congiunta di armi da difesa: lo ha annunciato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha incontrato oggi al vertice Nato all'Aja la premier danese Mette Frederiksen.    "Ottimo incontro" con la premier Frederiksen: "Abbiamo discusso in dettaglio dello sviluppo della produzione congiunta di armi, della presidenza danese del Consiglio dell'UE e dell'ulteriore supporto ai nostri soldati. Ci sono decisioni importanti: la Danimarca sarà il primo Paese con cui lanceremo la produzione congiunta di armi da difesa. Ogni Paese che aiuta sinceramente l'Ucraina ora può contare su una partnership reciprocamente vantaggiosa con noi. Rafforziamo insieme l'Europa", si legge nel messaggio.    "Sono grato alla Danimarca per il suo significativo supporto politico e di difesa. Grazie, Mette, per aver sempre potuto contare su di te e sul cordiale popolo danese", conclude. L’Ucraina ha bisogno di un contributo “serio” dall’Europa di truppe pronte a combattere, e non di peacekeeper, dopo la fine delle ostilità con la Russia “Non abbiamo bisogno della semplice presenza per dimostrare che l’Europa è presente – ha spiegato Zhovkva – Non abbiamo bisogno di una vetrina. Sappiamo che dovremmo prima di tutto fare affidamento sulle nostre forze armate, ben equipaggiate. Ecco perché questa questione della consegna è molto importante. Ma se i paesi europei sono seri nel dare il loro contributo, dovrebbero esserlo davvero. E non è la quantità che conta, perché conta sicuramente. È anche la loro prontezza a combattere, la loro prontezza a difendere, la loro prontezza a essere equipaggiati e la loro prontezza a capire che l’Ucraina è una parte inevitabile della sicurezza europea”. Sull’Ucraina “sono in corso colloqui e trattative, ma siamo onesti: la nostra influenza su queste trattative è limitata, per usare un eufemismo. Quindi dobbiamo essere ancora più preparati, come Nato, come Polonia, per affrontare degli scenari che non sono stati scritti da noi al cento per cento”: lo ha affermato il premier polacco Donald Tusk, al termine di un incontro con il Segretario generale della Nato, Mark Rutte. Tusk ha sottolineato l’importanza della “garanzia dell’articolo 5, garanzia di ‘uno per tutti, tutti per uno’ che rimane in vigore”: “I rappresentanti degli Stati Uniti hanno ripetutamente sottolineato che saranno sempre pronti a difendere la Polonia e gli altri paesi della Nato in una situazione di pericolo”, ha continuato.  Il premier polacco ha poi ringraziato Rutte per “l’inequivocabile sostegno e interesse per un progetto che è molto importante per la Polonia, per l’Europa, per l’intera NATO, vale a dire lo Scudo orientale: come Polonia, ci assumiamo la piena responsabilità della sicurezza del confine orientale della Polonia, ma anche dei nostri partner europei e della Nato”. “Lavoreremo sicuramente a stretto contatto per una giusta pace in Ucraina. Nessuno – credetemi – nessuno è così desideroso di una pace rapida come i polacchi: ma sappiamo molto bene che questa pace deve anche essere una garanzia della piena sovranità dell’Ucraina. Solo un’Ucraina sovrana, solo una pace giusta darà a tutti noi un senso di sicurezza”, ha concluso. "Ci sono 450 milioni di motivi per essere meglio preparati. Le minacce odierne che l'Europa deve affrontare sono più complesse che mai e sono tutte interconnesse.Per tre anni in Ucraina, abbiamo visto un campo di battaglia di bombe e proiettili, droni, aerei da combattimento, trincee e sottomarini. Sì, la nostra sicurezza europea è direttamente minacciata da questo". Lo ha detto la commissaria Ue per la gestione delle crisi Hadja Lahbib presentando la strategia sulla Preparazione Ue. L'Unione europea nel 2024 ha esportato 42,8 miliardi di euro di merci in Ucraina e ne ha importate 24,5 miliardi di euro, con un conseguente surplus commerciale di 18,3 miliardi di euro. Lo rende noto l'Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea. Rispetto al 2023, si è registrato un aumento delle esportazioni e delle importazioni, rispettivamente, del 9,4% e del 7,0%. I principali prodotti esportati sono stati i combustibili minerali (6,8 miliardi di euro), i macchinari elettrici (4,3 miliardi di euro) e i macchinari (4,2 miliardi di euro). Rispetto al 2021, le esportazioni hanno registrato la crescita maggiore per i combustibili minerali (+4,1 miliardi di euro), poiché le precedenti importazioni di questi combustibili da Russia e Bielorussia sono diminuite e sono state in parte sostituite da importazioni dall'UE. I principali prodotti importati dall'Ucraina nel 2024 includevano prodotti agricoli come cereali, per un valore di 4,4 miliardi di euro, grassi e oli animali o vegetali (3,1 miliardi di euro) e semi oleosi e prodotti correlati (2,5 miliardi di euro). Rispetto al 2021, le importazioni di cereali sono aumentate di 2,7 miliardi di euro, quelle di grassi e oli animali o vegetali di 1,0 miliardi di euro e quelle di semi oleosi e prodotti correlati di 1,1 miliardi di euro.



Figlio di ...

[Ancu l'onòri sò castighi. Anche gli onori sono castighi.] Le organizzazioni sindacali a punta raisi sono convinte di avere  ancora un potere contrattuale non indifferente. Ma è solo illusione. Hanno confuso la mediazione sindacale generale in tuteliamo, prima di tutto, i propri interessi familiari. Qualcuno ha iniziato questo tipo di politica poco etica, che nessun antagonista ha denunciato, anzi si è accodato rivendicando subito qualche assunzione. Figli, nipoti, generi, amanti ... sono stati tenuti in considerazione dal saracino, che è risaputo essere un uomo di mondo è conosce le debolezze umane meglio di chiunque altro. I parenti, dimenticavo, sono stati anche premiati ottenendo  avanzamenti di carriera, migliori contratti  ... se ritieni di avere subito un torto in gh non devi più contattare il sindacato, impegnato nel tutelare la famiglia, ma l’avvocato. Ora che i sindacati hanno chiesto un incontro a gh Palermo per discutere è valutare l’organizzazione del lavoro è la programmazione estiva; welfare e definizione del verbale us riguardante la premialita’; premio produzione 2025. Tutto questo doveva essere discusso nella seconda decade di maggio ma impegni inderogabile dei vertici aziendali non hanno permesso il tanto agognato incontro chiarificatore. Ancora gh non ha dato disponibilità per un eventuale incontro.