venerdì 20 settembre 2024

Podcast 17,2 milioni

[Eppure, vedi questi pazzi? Senza badare al fantasma che portano con sé, in se stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! E credono che sia una cosa diversa. Così è, se vi pare] Nella Top Ten dei podcast Original più ascoltati su audible.it nell'ultimo anno troviamo Le grandi battaglie della Storia di Alessandro Barbero.Sul podio, al secondo posto Nero come il terrore di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi e al terzo La terapia di Sebastian Fitzek, Julia Ostrowski, Alexander M. Rümelin, Josef Ulbig.    Questi gli altri titoli nella top: al quarto Sigonella 85 - La sfida atlantica, di Matteo Liuzzi; al quinto Nero come il sangue, Massimo Picozzi, Carlo Lucarelli;al sesto Odio, di Massimo Picozzi, al settimo Buio di Pablo Trincia, all'ottavo Crac! La storia del caso Parmalat di Pablo Trincia e David Chierchini, al nono Maxi: Il processo che ha sconfitto la mafia di Roberto Saviano e al decimo Dalla parte sbagliata di Debora Campanella.     Questi invece i 10 Original più ascoltati di sempre: 1)Nero come il sangue, Massimo Picozzi, Carlo Lucarelli; 2)Maxi: Il processo che ha sconfitto la mafia, Roberto Saviano; 3) Le grandi battaglie della Storia, Alessandro Barbero; 4) Nero come l'anima, Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi; 5) Storie brutte sulla scienza, Barbascura X; 6) Buio, Pablo Trincia; 7) Crac! La storia del caso Parmalat, Pablo Trincia, David Chierchini; 8) La Piena: Il meccanico dei narcos, Mauro Pescio, Matteo Caccia; 9) Seveso: La Chernobyl d'Italia, Matteo Liuzzi, Niccolò Martin; 10) Nero come il terrore, Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi. Aumentano gli ascoltatori di podcast: nel 2024 sono arrivati a 17,2 milioni di persone, oltre 800 mila in più rispetto al 2023 (+5%).     Nella Top Ten degli Original più ascoltati su audible.it nell'ultimo anno, al primo posto Le grandi battaglie della Storia di Alessandro Barbero seguito da Nero come il terrore di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi.     La percentuale cresce significativamente se si osserva il fenomeno sul lungo periodo, dal 2018 a oggi si stima un incremento del 67%, passando da 10,3 milioni a 17,2 milioni di quest'anno.     Chi ascolta podcast è un grande appassionato di storie in cuffia in generale, infatti il 62% del campione dichiara di ascoltare anche gli audiolibri.     Nel complesso, gli ascoltatori di podcast e audiolibri nel 2024 sono 17,6 milioni (+700 mila persone rispetto al 2023), dunque quasi il 30% della popolazione, ovvero un italiano su tre.    Gli ascoltatori di podcast sono in prevalenza uomini, tra i 25 e i 34 anni, molto connessi (oltre 4 ore al giorno) ed equamente distribuiti per tutto il Paese. Uno dei più grandi meriti del podcast è, per il 68% degli ascoltatori, la possibilità di ascoltare in modalità multitasking. Apprezzate inoltre le possibilità di poter scegliere news e argomenti da approfondire (44%) e di non affaticare ulteriormente la vista (35%).     La ricerca NielsenIQ rileva che a crescere nel 2024 è anche il tempo dedicato all'ascolto di podcast. In media una sessione dura quasi 25 minuti (+4 minuti rispetto allo scorso anno) e mediamente i podcast vengono ascoltati quasi 5 volte al mese.     Per il 48% del campione l'ascolto dei podcast è un appuntamento settimanale, mentre per l'11% è un' abitudine quotidiana.

98a divisione verso il Libano

[Ho accumulato tanta bile e tanto odio, io, contro tutta questa schifosa umanità, che veramente credo d’aver ormai in questi occhi la potenza di far crollare dalle fondamenta una intera città!Novelle per un anno] Israele subirà "una risposta distruttiva da parte del fronte della resistenza" dopo le esplosioni dei dispositivi in Libano che hanno portato alla morte di almeno 30 persone e al ferimento di migliaia. Lo ha scritto il comandante delle Guardie della rivoluzione iraniana, Hossein Salami, in una lettera al leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. "Tali atti terroristici, indubbiamente dovuti alla disperazione e ai fallimenti del regime sionista, incontreranno presto una risposta schiacciante dal fronte della resistenza e assisteremo alla completa distruzione di questo regime crudele e criminale", si legge nella lettera, riferisce Irna. "Le parole di Nasrallah sono dure contro Israele ma non annunciano un'immediata reazione, questo significa che c'è ancora tempo per trovare una soluzione per ridurre la tensione". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio24, sottolineando che "l'obiettivo finale è il cessate il fuoco in Cisgiordania e a Gaza" . Tajani ha anche spiegato che "dalle parole di Nasrallah emerge il timore di un'escalation perché anche in Libano la popolazione cristiana non è favorevole a una guerra in Israele. Adesso in Libano è importante arrivare all'elezione di un presidente della Repubblica. C'è uno stallo che dura da tantissimo tempo. Forse questo può permettere di aprire un dialogo con Israele e con le altre parti interessate alla situazione mediorientale".  Diversi alti funzionari statunitensi hanno ammesso che un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas è improbabile prima della fine del mandato del presidente Joe Biden: "Nessun accordo è imminente. Non c'è sicurezza che verrà mai fatto", ha affermato una delle fonti parlando al Wall Street Journal. Almeno otto palestinesi sono stati uccisi e altri quattro feriti oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito un edificio nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo riporta l'agenzia Wafa.  Secondo la tv pubblica Kan, "un'alta personalità" è stata uccisa nei pressi dell'aeroporto internazionale di Damasco in un attacco attribuito a Israele.  Diversi media arabi hanno riferito questa mattina che Israele ha attaccato un veicolo sulla strada dell'aeroporto di Damasco, secondo il canale saudita al Hadath diversi membri della milizia filo-iraniana "le brigate Hezbollah in Iraq sarebbero state eliminati. Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha tenuto una valutazione e approvato i piani di battaglia per il fronte settentrionale. L'annuncio dell'esercito arriva in un momento di crescente tensione con il movimento islamico Hezbollah in Libano.  Jet militari israeliani hanno volato a bassa quota sopra Beirut durante la trasmissione del discorso di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari nella capitale libanese. Alti funzionari del Pentagono temono che le recenti esplosioni di massa di dispositivi di comunicazione in Libano siano il preludio ad un’offensiva di terra da parte di Israele. Lo riporta oggi il Wall Street Journal, spiegando che già prima di queste esplosioni, durante un incontro avvenuto lunedì, il capo del Pentagono Lloyd Austin aveva espresso “il timore che Israele potesse lanciare presto un’offensiva di terra, dopo mesi di attacchi reciproci, dall’aria e con razzi, con Hezbollah. “L’allarme negli Usa su una possibile invasione si è intensificato con gli sfrontati attacchi in Libano”, riferisce il quotidiano, citando un alto funzionario del dipartimento della Difesa americana. “Sono molto preoccupato per questa escalation incontrollata”. Le Forze di difesa israeliane hanno spostato un’unità d’élite, la 98a divisione aviotrasportata, dalla Striscia di Gaza al territorio settentrionale israeliano, vicino al confine con il Libano. Per ora, Israele non ha richiamato i riservisti, portando i funzionari statunitensi a ritenere che potrebbero comunque volerci settimane per prepararsi a un’invasione o, se decidesse di attaccare prima, optare per un’operazione su piccola scala. Il movimento sciita libanese Hezbollah, i cui militanti rappresentano la maggior parte delle vittime delle esplosioni degli ultimi giorni, ha incolpato Tel Aviv per l’attacco e ha promesso di vendicarlo.Il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, ha affermato che l'esplosione di centinaia di cercapersone e walkie talkie potrebbe essere il presagio di un conflitto più ampio in Medio Oriente.     Secondo l'agenzia di stampa nazionale libanese, ripresa da Al Jazeera, il ministro degli Esteri ha messo in guardia sulla gravità dell'incidente "perché arriva dopo le minacce israeliane di ampliare il raggio d'azione della guerra con il Libano, il che farebbe precipitare la regione in un ciclo di violenza più ampio e darebbe il segnale di una guerra più ampia". La 98ma divisione dell'esercito israeliano si sta spostando da Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, verso nord nell'ambito delle tensioni con Hezbollah in Libano, in seguito anche all'attacco di ieri l’altro ai cercapersone di migliaia di miliziani. La divisione passerà dalla responsabilità del Comando sud al Comando nord. Hezbollah ha lanciato razzi contro una città del nord di Israele come rappresaglia per un attacco che ha ucciso tre operatori della Protezione civile nel sud del Libano. Lo ha detto il gruppo libanese: "In risposta agli attacchi nemici e in particolare all'attacco" che sabato ha ucciso gli operatori dei soccorsi a Froun, nel sud del Libano, i combattenti di Hezbollah "hanno bombardato Kiryat Shmona con una raffica di razzi Falaq".      Cinque razzi sono stati lanciati ha Hezbollah sulla città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele. Nessuno è riuscito a causare feriti o danni gravi. È quanto scrive The Times of Israel, precisando che alcuni razzi sono stati abbattuti e uno è atterrato in una zona disabitata.      L'esercito israeliano (Idf) ha inoltre annunciato di aver effettuato attacchi notturni nel sud del Libano contro strutture militari di Hezbollah.   "Durante la notte (tra sabato e domenica, ndr), le forze armate israeliane hanno colpito strutture militari di Hezbollah nelle regioni di Aitaroun, Maroun al-Ras e Yaroun, nel sud del Libano", ha dichiarato l'esercito in un comunicato, confermando inoltre di aver intercettato una serie di razzi lanciati dal Libano.


giovedì 19 settembre 2024

Palianytsia per Kiev

[Vivo alla morte, ma morto alla vita.Il fu Mattia Pascal] La questione dell'uso delle armi occidentali sul suolo russo da parte delle forze armate ucraine è alquanto complicata. In generale si può dire che la maggioranza dei Paesi europei non ha posto alcuna restrizione sul materiale fornito a Kiev. In questo campo si posso contare Finlandia, Svezia, Paesi Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Olanda e con tutta probabilità anche la Romania. È necessario però tracciare una distinzione tra armi altamente offensive - come i missili a lunga gittata - e convenzionali (ad esempio l'artiglieria). Ecco, qui le cose si complicano. La Germania, dopo grande riluttanza, lo scorso maggio ha permesso all'Ucraina di usare il suo materiale (ingente) anche sul suolo russo. "Dal nostro punto di vista, una volta che i mezzi entrano in Ucraina sono ucraini e possono farne ciò che vogliono", ha spiegato un portavoce del ministero della Difesa dopo il lancio dell'offensiva di Kiev nel Kursk. Detto questo, Berlino non fornisce missili a lungo raggio e il cancelliere Olaf Scholz si è sempre rifiutato di passare all'Ucraina i Taurus, che permetterebbero a Zelensky volendo di colpire Mosca. La Francia, insieme al Regno Unito, ha invece dato i missili Scalp/Storm Shadow. A maggio il presidente francese Emmanuel Macron aveva fatto capire di essere d'accordo all'uso dei missili di Parigi per colpire la basi militari in Russia da dove partivano gli attacchi verso l'Ucraina. Ma l'ok ufficiale non sembra essere mai arrivato. Anche Londra ha espresso remore. Recentemente il premier Keir Starmer si è recato negli Usa per coordinarsi con Joe Biden, in modo da avere una posizione comune, dato che gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev i missili Atacms. Morale: al momento sembra che né Londra, né Parigi né Washington abbiano dato luce verde all'uso dei missili per colpire in profondità il territorio russo. Tra i contrari all'uso di qualunque arma in territorio russo c'è invece l'Italia, come ha ribadito più volte il governo. Il Belgio ha posto pubblicamente il veto all'utilizzo offensivo degli F-16 (benché il testo dell'accordo non ne faccia menzione) e anche la Spagna sembra restia a concedere le sue armi per attaccare la Russia. Ma tra limitazioni parziali e totali, è difficile generare una mappa accurata.  L’attacco ucraino che avrebbe distrutto il deposito di missili e di munizioni russe di Toropets, nell’oblast di Tver, sarebbe stato condotto con la nuova arma presentata recentemente dal presidente Volodymyr Zelesnky come una svolta nell’armamento di Kiev. Un’arma sviluppata, a suo dire, internamente, che si chiama Palianytsia. “In due anni e mezzo di guerra su larga scala, la Russia ha lanciato circa 10.000 missili di vario tipo e oltre 33.000 bombe plananti contro l’Ucraina. Fermare gli attacchi contro le nostre città può essere ottenuto colpendo i vettori di queste armi, ovvero gli aerei russi stazionati presso aeroporti militari”, scrisse il 25 agosto scorso Zelensky in un post su X, nel quale mostrava un video di United24 che mostrerebbe la nuova arma. “Ieri – spiegava – si è verificato il primo impiego in combattimento del nostro nuovo armamento: il drone missilistico a lungo raggio ucraino ‘Palianytsia’. È stato progettato internamente per distruggere il potenziale offensivo del nemico”. Palianytsa è un nome persino beffardo nei confronti dei russi. Indica un pane di frumento di forma rotonda ma, dall’inizio della guerra, ha assunto un altro valore, perché i russi non riescono a pronunciarla correttamente ed è quindi diventata uno “shibboleth”, cioè un modo di distinguere gli amici dai nemici. Ma cosa sappiamo di Palianytsia? Intanto gli esperti sono divisi su come definire quest’arma. Zelensky l’ha chiamata “drone missilistico”, mentre, parlando con Kyiv Independent, l’esperto di difesa Andryi Kharuk l’ha definito un “missile cruise ordinario, un classico missile cruise” che, in questo caso, ha come motore un turbojet. Nella sua valutazione si tratterebbe di un missile relativamente piccolo con una carica di poche decine di chilogrammi di esplosivo. Sulla base delle immagini diffuse da United24 col post di Zelensky, il missile appare caratterizzato da un corpo centrale con ali posizionate in avanti e una sezione di coda dotata di quattro superfici di controllo, una configurazione tipica dei missili da crociera. Lanciato da terra, il Palianytsia è alimentato da un motore turbojet, che gli consente di raggiungere capacità a lungo raggio. Il motore è presumibilmente regolabile per un’efficienza ottimale del carburante, permettendo al missile di mantenere una velocità di volo economica su distanze estese, secondo Defence blog. L’esatta portata dell’arma non è stata rivelata, ma secondo il video che l’Ucraina ha presentato pubblicamente, Palianytsia è in grado di raggiungere 20 basi aeree in profondità all’interno della Russia. Una di queste è la base di Savasleyka, situata a quasi 665 chilometri di distanza dal confine ucraino. Le tecnologie dell’arma non sono nuove, ma lo è il mix tecnologico che Kiev ha messo in campo, nonché la velocità di sviluppo dell’arma – un anno e mezzo secondo il video ucraino – e la sua economicità: il ministro del Digitale ucraino Mikhailo Fedorov ha sostenuto, parlando con l’agenzia di stampa Associated Press, che la produzione di uno di questi droni-missili costa solo un milione di dollari. Molte volte meno di un singolo missile russo. Nei giorni scorsi la Lituania ha promesso 11 milioni di dollari a Kiev per la costruzione di Palianytsia.“La produzione di droni missilistici – ha detto ancora il 25 agosto Zelensky – aumenterà, proprio come è avvenuto per la produzione dei nostri droni d’attacco a lungo raggio, la cui efficacia vediamo quasi quotidianamente”

La legge delle 3 p in Ap

[Chi vive, quando vive, non si vede: vive… Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte. Novelle per un anno] È contro ogni logica tenere a Palermo il responsabile del personale nonché il capo delle relazioni sindacali. Baywatch ha tanti di quei problemi da seguire e tentare di risolvere … gli mancava solo fare lo station manager nel lido di Palermo. Probabilmente il 26 verrà annunciato il nuovo capo scalo di punta Raisi. Potrebbe essere interno con un comune  denominatore che sarebbe la P. Tra le tre p solo Poldo avrebbe  endorsement dell’enac. Ma resta autsaider romano, sempre ad interim, che potrebbe ritornare a Palermo.  Baywatch stima l’amico Sassano e Sassano non sa dire no agli amici, dunque siamo vicini a una soluzione ponte. I bene informati vanno ben oltre accennando addirittura che Nerone potrebbe essere il vice, pisello il nuovo coordinatore. Se le cose stanno così donMariano diventerebbe un esubero bello e buono.  Nerone (che ormai, grazie a Carotina, parla in inglese come se fosse la sua lingua madre)  in tutti questi anni è cresciuto, continua però a essere milanista, ma ha capito, finalmente, che  Bonn non è in Irlanda.

mercoledì 18 settembre 2024

Israele immensa

[Per quanti sforzi facciamo nel crudele intento di strappare, di distruggere le illusioni che la provvida natura ci aveva create a fin di bene, non ci riusciamo. Per fortuna, l’uomo si distrae facilmente. Il fu Mattia Pascal]  Sono state registrate nuove esplosioni in diverse città del Libano, ma si tratterebbe di deflagrazioni di walkie-talkie usati da Hezbollah, e non dei cercapersone come avvenuto ieri. Nove morti e oltre 300 feriti è il bilancio provvisorio delle vittime delle esplosioni dei walkie-talkie. Le esplosioni si sono verificate nella periferia meridionale di Beirut, così come nelle città di Sohmor, nella valle della Bekaa, Nabatieh, Tiro e Saida nel Libano meridionale. Una fonte di Hezbollah ha confermato che i walkie-talkie usati dal gruppo sono stati presi di mira. Una fonte di sicurezza di alto livello ha affermato che le esplosioni sono state di piccole dimensioni, simili comunque all’attacco di ieri. “Israele ha fatto esplodere migliaia di walkie-talkie utilizzati in Libano da membri di Hezbollah in una seconda ondata dell’operazione di intelligence iniziata martedì con le esplosioni dei cercapersone”, è quanto scrive Axios citando due fonti. Secondo quanto riferito dalle fonti, esplosivo era stato inserito “dai servizi di intelligence israeliani” nei dispositivi prima che venissero consegnati a Hezbollah e i walkie-talkie “facevano parte del sistema di comunicazioni di emergenza della milizia da usare nel corso di una guerra con Israele”. I walkie-talkie esplosi oggi in diverse città del Libano sono stati acquistati da Hezbollah cinque mesi fa, quasi nello stesso periodo in cui sono stati acquistati i cercapersone che ieri sono deflagrati ferendo circa 2.750 persone  e la morte di almeno 12 persone in Libano. Obiettivo della seconda ondata di attacchi lanciati oggi da Israele con l’esplosione in Libano di migliaia di walkie-talkie è “aumentare paranoia e paura nei ranghi di Hezbollah, nel tentativo di spingere la leadership a cambiare la sua politica riguardo al conflitto con Israele” e a “slegarsi da Hamas”, spiega Axios, dopo aver riferito della decisione di Israele di far esplodere i dispositivi, molti dei quali erano ancora nei magazzini di Hezbollah, perché destinati a essere utilizzati solo durante la guerra con Israele. Le due fonti sentite da Axios hanno anche spiegato che la decisione di far esplodere i walkie-talkie all’indomani delle esplosioni dei cercapersone avvenute in diverse zone del Paese, che hanno fatto almeno 12 morti e migliaia di feriti, è stata presa per evitare che l’indagine di Hezbollah sulla prima fase della operazione svelasse la violazione della sicurezza anche dei walkie-talkie. “L’obiettivo è convincere Hezbollah che è nel suo interesse slegarsi da Hamas e concludere un accordo separato per porre fine ai combattimenti con Israele indipendentemente da un cessate il fuoco a Gaza”, ha detto una fonte. Intanto i media israeliani hanno riferito che Israele sta schierando la sua 98esima Divisione nel nord del paese, più vicino al confine con il Libano. Haaretz ha spiegato che lo schieramento ha lo scopo di “impedire un attacco su vasta scala” da parte di Hezbollah, che ha accusato Israele e giurato vendetta dopo l’attacco hacker in cui sono esplosi i device dei miliziani.  Si ritiene che la 98esima divisione israeliana abbia tra 10.000 e 20.000 L'Iran ha condannato Israele dopo l'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria che ha portato alla morte una ventina di persone e circa 4mila feriti, tra cui l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani. Il rappresentante della Repubblica islamica all'Onu, Saeed Iravani, ha definito la detonazione coordinata dei cercapersone un "cyber attacco terroristico" durante una sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, aggiungendo che "il regime di Israele deve essere ritenuto responsabile di tale aggressione e di tale crimine efferato".     Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, ha duramente condannato l'esplosione coordinata dei cercapersone, affermando che "l'azione terrorista di Israele" merita un procedimento penale, un processo e una punizione a livello internazionale.Gold Apollo ha riferito che i cercapersone utilizzati dai militanti di Hezbollah che ieri sono esplosi in modo simultaneo in Libano e in Siria sono stati realizzati dal partner ungherese Bac Consulting Kft. È quanto riferisce la società di Taiwan in una nota.     I cercapersone AR-924 utilizzati dai militanti di Hezbollah sono stati prodotti da Bac Consulting KFT, azienda con sede nella capitale ungherese. "Secondo l'accordo di cooperazione, autorizziamo Bac a utilizzare il nostro marchio per la vendita di prodotti in regioni designate, ma la progettazione e la produzione dei prodotti sono di esclusiva responsabilità di Bac", ha precisato Gold Apollo nella sua nota.     Il presidente e fondatore della società taiwanese Hsu Ching-kuang ha detto questa mattina, in un briefing con i media, che la sua azienda ha allo stato da tre anni un accordo di autorizzazione all'utilizzo del suo marchio con la compagnia ungherese. "Questa azienda ha collaborato con noi e rappresenta molti dei nostri prodotti - ha detto Hsu -. Volevano anche realizzare cercapersone e mi hanno chiesto se potevano usare il marchio della nostra azienda".     L'ipotesi più accreditata, quindi, è che il materiale esplosivo sia stato inserito nei cercapersone prima della loro consegna e del loro utilizzo in una sofisticata infiltrazione nella catena di fornitura.Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah terrà un discorso giovedì dopo che centinaia di cercapersone utilizzati dai membri del suo movimento sono esplosi in tutto il Libano. Lo ha annunciato lo stesso gruppo sostenuto dall'Iran. Nasrallah parlerà alle 17:00 locali (le ore 16 in Italia) di giovedì in un discorso che affronterà "gli ultimi sviluppi", ha affermato Hezbollah. Gold Apollo non ha prodotto i cercapersone utilizzati dai militanti di Hezbollah che ieri sono esplosi in modo simultaneo in Libano e in Siria, uccidendo una ventina di persone e ferendone circa 4.000. Lo ha detto il fondatore dell'azienda taiwanese Hsu Ching-Kuang, secondo cui i dispositivi incriminati erano stati realizzati da un'azienda in Europa che aveva però il diritto di usare il marchio di Gold Apollo.     "Il prodotto non era nostro. Aveva il nostro marchio", ha osservato Hsu, secondo i media locali, senza precisare il nome dell'azienda europea che li ha realizzati. "Gold Apollo è stata una vittima dell'incidente, siamo un'azienda responsabile e quanto accaduto è molto imbarazzante", ha aggiunto Hsu. I combattenti di Hezbollah hanno iniziato a usare i cercapersone nella convinzione di poter eludere il tracciamento israeliano delle loro posizioni, a conoscenza delle operazioni del gruppo. 


martedì 17 settembre 2024

La strategia di Hamas

[Siamo una nazione di immigrati: sappiamo che in America  la diversità è la nostra forza.  Quindi, piuttosto che politicizzare questo problema, affrontiamolo tutti con l'urgenza e la serietà che richiede. KAMALA HARRIS] Secondo il quotidiano tedesco Bild, sul computer del leader di Hamas Yahya Sinwar sarebbe stato trovato un documento che descrive dettagliatamente la strategia di Hamas nei negoziati e nella guerra. Il documento, che risalirebbe alla primavera del 2024, mostra che Hamas è stato indebolito militarmente, ma che il suo obiettivo principale è indebolire Israele a livello internazionale e sfruttare gli ostaggi contro il governo israeliano all’interno, attraverso pressioni sulle famiglie dei rapiti e sull’esercito israeliano. Inoltre, il documento afferma che Hamas cercherà di attribuire prematuramente la colpa a Israele di eventuali fallimenti nei negoziati, inquadrando i fallimenti come il rifiuto da parte di Israele dei termini presentati dagli Stati Uniti e che invece Hamas ha accettato, indipendentemente dalla vera causa del fallimento dei colloqui. Il documento, secondo quanto riferito, descrive dettagliatamente anche i piani di Hamas di proporre che una forza araba venga stazionata a Gaza come “cuscinetto” tra Israele e Hamas, il che impedirebbe a Israele di rientrare a Gaza dopo il cessate il fuoco.  Intervenendo al programma “Fox and Friends”, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che un accordo sugli ostaggi non sarà concluso. “Purtroppo non c’è un accordo in preparazione”, ha detto. “Non è vicino”, ha aggiunto, incolpando il rifiuto di Hamas e sottolineando che ci sono questioni irrisolte oltre il futuro del Corridoio di Filadelfia. Le nostre linee rosse “sono diventate più rosse” e la maggior parte dell’opinione pubblica sostiene la decisione del governo di rimanere sul confine tra Gaza e l’Egitto per il prossimo futuro. Alla domanda su una notizia della NBC secondo cui le famiglie americane di ostaggi avrebbero spinto l’amministrazione Biden a concludere un accordo unilaterale con Hamas, se necessario, Netanyahu ha detto di non sapere cosa sia stato detto durante l’incontro, ma “non giudico le famiglie. Hanno attraversato questa orribile angoscia”.

Aspettando la clausola sociale

[Il guaio è che come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E allora, caro mio, che diventi tu? Dico per me che, qua di fronte a te, mi vedo e mi tocco – tu, per come ti vedono gli altri, che diventi? Un fantasma, caro, un fantasma! Eppure, vedi questi pazzi? Senza badare al fantasma che portano con sé, in sé stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! E credono che sia una cosa diversa…Così è, se vi pare] Alla luce di intervenute ragioni organizzative e burocratiche che non hanno consentito al vettore Aeroitalia l'autoproduzione, è stato comunicato l’avvenuto affidamento ad altro handler per i servizi di assistenza a terra, non specificando nella stessa comunicazione se trattasi di affidamento a breve o a lungo termine; a seguito della cessazione del rapporto contrattuale con Aeroitalia, si è poi appreso che il suddetto servizio di handling è stato affidato dalla compagnia aerea a Gh Palermo e GH Catania solo temporaneamente (un mese con opzione di un altro mese);ASC Handling ha richiesto l'attivazione della clausola sociale per il passaggio dei dipendenti addetti all'assistenza al vettore Aeroitalia ma ad oggi è pervenuto da parte di GH Palermo e Gh Catania l'indisponibilità a procedere con l'attivazione della clausola sociale a causa della temporaneità del servizio, con la conseguente impossibilità ad operare il passaggio dei lavoratori al nuovo gestore dei servizi. La solidarietà difensiva  è stata firmata fino al 12 di gennaio. Quando gh e aeroitalia firmeranno un accordo più duraturo, entro dicembre, allora si potrà attivare la clausola sociale. All’inizio pensavamo di essere diversi, in meglio, di tutti gli altri handler, volevamo liberare gli ostaggi di altri competitor. Ma al primo tentativo asc è diventata succube degli ostaggi liberati a Palermo e Catania. Stato di crisi e relativa clausola sociale: si salvi chi può, tutti cercano una raccomandazione per andare in gh. Donna Michela sa perdonare ma non dimentica mai, non per niente è del califfato di Contessa Entellina. I volontari passati in asc non potranno ritornare indietro (ma non per vendetta ma per coerenza), i dieci che hanno fatto causa a gh perché non volevano andare in asc, devono aspettare che la giustizia faccia il suo corso nei tre gradi di giudizio. Infine i famigliari e i cari amici per fedeltà e carriera, non possono abbandonare JS. Possono sperare tutti gli altri, circa 30 unità, asso di coppe, di mazze, fotografi, infami, quaquaraqua, ominicchi … sempre, però, che a donna Michela vadano bene.