mercoledì 18 settembre 2024

Israele immensa

[Per quanti sforzi facciamo nel crudele intento di strappare, di distruggere le illusioni che la provvida natura ci aveva create a fin di bene, non ci riusciamo. Per fortuna, l’uomo si distrae facilmente. Il fu Mattia Pascal]  Sono state registrate nuove esplosioni in diverse città del Libano, ma si tratterebbe di deflagrazioni di walkie-talkie usati da Hezbollah, e non dei cercapersone come avvenuto ieri. Nove morti e oltre 300 feriti è il bilancio provvisorio delle vittime delle esplosioni dei walkie-talkie. Le esplosioni si sono verificate nella periferia meridionale di Beirut, così come nelle città di Sohmor, nella valle della Bekaa, Nabatieh, Tiro e Saida nel Libano meridionale. Una fonte di Hezbollah ha confermato che i walkie-talkie usati dal gruppo sono stati presi di mira. Una fonte di sicurezza di alto livello ha affermato che le esplosioni sono state di piccole dimensioni, simili comunque all’attacco di ieri. “Israele ha fatto esplodere migliaia di walkie-talkie utilizzati in Libano da membri di Hezbollah in una seconda ondata dell’operazione di intelligence iniziata martedì con le esplosioni dei cercapersone”, è quanto scrive Axios citando due fonti. Secondo quanto riferito dalle fonti, esplosivo era stato inserito “dai servizi di intelligence israeliani” nei dispositivi prima che venissero consegnati a Hezbollah e i walkie-talkie “facevano parte del sistema di comunicazioni di emergenza della milizia da usare nel corso di una guerra con Israele”. I walkie-talkie esplosi oggi in diverse città del Libano sono stati acquistati da Hezbollah cinque mesi fa, quasi nello stesso periodo in cui sono stati acquistati i cercapersone che ieri sono deflagrati ferendo circa 2.750 persone  e la morte di almeno 12 persone in Libano. Obiettivo della seconda ondata di attacchi lanciati oggi da Israele con l’esplosione in Libano di migliaia di walkie-talkie è “aumentare paranoia e paura nei ranghi di Hezbollah, nel tentativo di spingere la leadership a cambiare la sua politica riguardo al conflitto con Israele” e a “slegarsi da Hamas”, spiega Axios, dopo aver riferito della decisione di Israele di far esplodere i dispositivi, molti dei quali erano ancora nei magazzini di Hezbollah, perché destinati a essere utilizzati solo durante la guerra con Israele. Le due fonti sentite da Axios hanno anche spiegato che la decisione di far esplodere i walkie-talkie all’indomani delle esplosioni dei cercapersone avvenute in diverse zone del Paese, che hanno fatto almeno 12 morti e migliaia di feriti, è stata presa per evitare che l’indagine di Hezbollah sulla prima fase della operazione svelasse la violazione della sicurezza anche dei walkie-talkie. “L’obiettivo è convincere Hezbollah che è nel suo interesse slegarsi da Hamas e concludere un accordo separato per porre fine ai combattimenti con Israele indipendentemente da un cessate il fuoco a Gaza”, ha detto una fonte. Intanto i media israeliani hanno riferito che Israele sta schierando la sua 98esima Divisione nel nord del paese, più vicino al confine con il Libano. Haaretz ha spiegato che lo schieramento ha lo scopo di “impedire un attacco su vasta scala” da parte di Hezbollah, che ha accusato Israele e giurato vendetta dopo l’attacco hacker in cui sono esplosi i device dei miliziani.  Si ritiene che la 98esima divisione israeliana abbia tra 10.000 e 20.000 L'Iran ha condannato Israele dopo l'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria che ha portato alla morte una ventina di persone e circa 4mila feriti, tra cui l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani. Il rappresentante della Repubblica islamica all'Onu, Saeed Iravani, ha definito la detonazione coordinata dei cercapersone un "cyber attacco terroristico" durante una sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, aggiungendo che "il regime di Israele deve essere ritenuto responsabile di tale aggressione e di tale crimine efferato".     Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, ha duramente condannato l'esplosione coordinata dei cercapersone, affermando che "l'azione terrorista di Israele" merita un procedimento penale, un processo e una punizione a livello internazionale.Gold Apollo ha riferito che i cercapersone utilizzati dai militanti di Hezbollah che ieri sono esplosi in modo simultaneo in Libano e in Siria sono stati realizzati dal partner ungherese Bac Consulting Kft. È quanto riferisce la società di Taiwan in una nota.     I cercapersone AR-924 utilizzati dai militanti di Hezbollah sono stati prodotti da Bac Consulting KFT, azienda con sede nella capitale ungherese. "Secondo l'accordo di cooperazione, autorizziamo Bac a utilizzare il nostro marchio per la vendita di prodotti in regioni designate, ma la progettazione e la produzione dei prodotti sono di esclusiva responsabilità di Bac", ha precisato Gold Apollo nella sua nota.     Il presidente e fondatore della società taiwanese Hsu Ching-kuang ha detto questa mattina, in un briefing con i media, che la sua azienda ha allo stato da tre anni un accordo di autorizzazione all'utilizzo del suo marchio con la compagnia ungherese. "Questa azienda ha collaborato con noi e rappresenta molti dei nostri prodotti - ha detto Hsu -. Volevano anche realizzare cercapersone e mi hanno chiesto se potevano usare il marchio della nostra azienda".     L'ipotesi più accreditata, quindi, è che il materiale esplosivo sia stato inserito nei cercapersone prima della loro consegna e del loro utilizzo in una sofisticata infiltrazione nella catena di fornitura.Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah terrà un discorso giovedì dopo che centinaia di cercapersone utilizzati dai membri del suo movimento sono esplosi in tutto il Libano. Lo ha annunciato lo stesso gruppo sostenuto dall'Iran. Nasrallah parlerà alle 17:00 locali (le ore 16 in Italia) di giovedì in un discorso che affronterà "gli ultimi sviluppi", ha affermato Hezbollah. Gold Apollo non ha prodotto i cercapersone utilizzati dai militanti di Hezbollah che ieri sono esplosi in modo simultaneo in Libano e in Siria, uccidendo una ventina di persone e ferendone circa 4.000. Lo ha detto il fondatore dell'azienda taiwanese Hsu Ching-Kuang, secondo cui i dispositivi incriminati erano stati realizzati da un'azienda in Europa che aveva però il diritto di usare il marchio di Gold Apollo.     "Il prodotto non era nostro. Aveva il nostro marchio", ha osservato Hsu, secondo i media locali, senza precisare il nome dell'azienda europea che li ha realizzati. "Gold Apollo è stata una vittima dell'incidente, siamo un'azienda responsabile e quanto accaduto è molto imbarazzante", ha aggiunto Hsu. I combattenti di Hezbollah hanno iniziato a usare i cercapersone nella convinzione di poter eludere il tracciamento israeliano delle loro posizioni, a conoscenza delle operazioni del gruppo. 


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