[La verità è che tutti ti feriranno; tu devi solo trovare quelli per cui vale la pena soffrire.Bob Marley] "Chiediamo immediate spiegazioni al governo su quanto accaduto nelle ultime ore: tre aerei militari israeliani hanno sorvolato la Sicilia e sono atterrati nella base militare di Sigonella. Uno di questi velivoli, un KC-130H, è decollato ieri dalla base aerea di Nevatim in Israele alle 15:10 ed è atterrato a Sigonella alle 18:40, per poi ripartire. È inaccettabile che basi italiane vengano utilizzate da aerei militari di uno Stato che sta conducendo un massacro contro il popolo palestinese". Lo afferma Angelo Bonelli, leader di Avs, aggiungendo: Il governo deve dirci chiaramente: questi aerei sono venuti a spiare la Global Sumud Flotilla, che in questi giorni si sta muovendo nel Mediterraneo per rompere l'assedio di Gaza, oppure sono venuti a caricare materiale bellico?". "In entrambi i casi, saremmo di fronte a una gravissima complicità dell'Italia. Per questo presenteremo immediatamente un'interpellanza urgente in Parlamento: non è tollerabile che il nostro Paese metta a disposizione il proprio territorio e le proprie basi per operazioni militari che hanno come unico obiettivo quello di prolungare il genocidio a Gaza", conclude. "Nel pomeriggio del 2 settembre un aeromobile C-130 appartenente alle Forze armate israeliane ha effettuato un atterraggio tecnico presso la U.S. Navy Air Station di Sigonella (Catania), nell'ambito di un'attività addestrativa e di supporto logistico (rifornimento) previamente autorizzata secondo le procedure previste dalla normativa nazionale e internazionale vigente. A bordo del velivolo era presente solo personale tecnico-logistico, non vi era e non è stato imbarcato alcun materiale o equipaggiamento". Così lo Stato Maggiore della Difesa, che aggiunge: "pertanto, durante la sosta, della durata di circa 3 ore e 30 minuti, il velivolo ha ricevuto esclusivamente supporto logistico da parte del personale statunitense presente nella base". L'utilizzo dello spazio aereo e delle infrastrutture militari italiane, aggiunge, "avviene nel pieno rispetto del quadro normativo nazionale e degli accordi internazionali in essere". La plenaria dell'Eurocamera, in programma la prossima settimana a Strasburgo, dovrebbe calendarizzare, per la prima volta dall'inizio delle operazioni militari dell'Idf, un voto su una risoluzione relativa alla situazione a Gaza. L'accordo era mancato sino ad oggi: l'aula ha affrontato diversi dibattiti su Gaza senza però mai votare una risoluzione. Paesi europei più critici dell'operato del governo israeliano guidato da Benyamin Netanyahu stanno valutando di adottare misure nazionali dato lo stallo che ormai regna al livello europeo. Al Comitato dei rappresentanti permanenti, riunitosi oggi, si sono infatti registrate le solite divisioni, con circa 10 Paesi contrari ad adottare al momento misure contro Tel Aviv, neppure la sospensione dei fondi Horizon, così come proposto della Commissione.La frustrazione dunque aumenta e da qui il desiderio di alcune capitali di procedere in autonomia e in possibile coordinamento. L'esecutivo Ue però è contrario. "Minerebbe la rilevanza dell'Ue", nota la fonte. Allo stesso tempo, ci sono dei segnali che alcune posizioni si stiano indurendo e dunque si aprirebbero spazi per una decisione a maggioranza. I tempi non sembrano però brevi. "Si dovrà forse aspettare l'effetto dell'operazione a Gaza City", nota un'altra fonte. L' esercito israeliano si è addentrato ulteriormente nella città di Gaza con soldati e carri armati che si sono spinti fino a Sheikh Radwan, uno dei quartieri più grandi e affollati del centro urbano: lo riporta Reuters sul suo sito. Nelle ultime settimane, le forze israeliane sono avanzate attraverso la periferia esterna di Gaza City e ora si trovano a pochi chilometri dal centro città, nonostante gli appelli internazionali a fermare l'offensiva. I residenti di Gaza City hanno riferito a Reutes che l'esercito ha distrutto case e accampamenti di tende che ospitavano palestinesi sfollati dopo quasi due anni di guerra. Con l'intensificarsi delle operazioni militari dell'Idf a Gaza city, tra i 70 e gli 80 mila residenti hanno lasciato la città, la maggior parte nelle ultime 72 ore, dopo che nel weekend si erano contati circa 10mila. La stima viene riferita dal notiziario della tv pubblica Kan che cita fonti della Difesa, secondo cui intanto Hamas sta facendo di tutto per bloccare il movimento della popolazione verso sud, "al fine di usare i civili come scudi umani e per scopi di propaganda". Ma decine di migliaia di residenti sono riusciti ad aggirare i posti di blocco dei miliziani e a lasciare la città. L'Amministrazione civile del ministero della Difesa israeliano ha dichiarato 'terra statale' 456 dunam (45 ettari) di territorio adiacente all'avamposto illegale di Havat Gilad, nel nord della Cisgiordania, il che significa che sarà disponibile per lo sviluppo di insediamenti e infrastrutture. In precedenza, il terreno faceva parte delle terre amministrative dei villaggi palestinesi vicini di Jit, Tell e Fara'ata, anche se non si tratta di proprietà privata. Chiunque rivendichi la proprietà privata di queste terre può presentare ricorso entro 45 giorni. L'Idf rende noto che le difese aeree hanno intercettato il missile balistico lanciato dagli Houthi, dal territorio dello Yemen, contro Israele. Per la prima volta dopo l'attacco dell'esercito a Sanaa che ha ucciso il premier degli Houthi e diversi ministri, le sirene sono state attivate a Tel Aviv e in diverse aree nel centro del Paese. Ieri e nei giorni scorsi, missili e droni lanciati dallo Yemen sono stati intercettati prima di raggiungere il territorio israeliano. In seguito al lancio di un missile balistico dallo Yemen, atterraggi e decolli all'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv sono stati momentaneamente sospesi. Un volo della Wizz Air ungherese da Budapest a Tel Aviv ha subito ritardi. Dopo l'intercettazione del missile, il servizio ambulanze Magen David Adom ha fatto sapere che finora non risultano feriti o vittime.
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