[I cattivi hanno capito qualcosa che i buoni ignorano. Woody Allen] Idf e Shin Bet hanno annunciato l'eliminazione di Sabach Salim Sabach Daia, leader della Jihad islamica palestinese a Gaza, responsabile del sequestro di Shiri, Ariel e Kfir Bibas, poi uccisi nella Striscia dai terroristi. Daia era stato nominato di recente alla guida del gruppo dopo che tre suoi predecessori erano stati eliminati in attacchi dell'Idf negli ultimi mesi. Secondo le autorità israeliane, aveva un ruolo diretto nel reclutamento di terroristi in Cisgiordania e in Israele, promuovendo e realizzando attentati. I miliziani dell'organizzazione hanno avuto un ruolo centrale anche nel massacro del 7 ottobre, prendendo parte a uccisioni e rapimenti. Pur non avendo partecipato alla pianificazione dell'offensiva di Hamas, hanno sfruttato le linee di attacco dettate dal movimento islamista sul terreno. Il portavoce dell'Idf, il generale di brigata Efi Dufferin, ha dichiarato che le forze israeliane controllano il 40% del territorio di Gaza City. "Questa settimana abbiamo iniziato a mobilitare le forze di riserva che costituiscono un moltiplicatore di forze. Nell'ambito dell'operazione, le forze delle Idf stanno combattendo e manovrando all'interno di Gaza City, nel quartiere di Zeitoun e alla periferia del quartiere di Sheikh Radwan", ha osservato citato da Ynet. La 'Giornata di disordini' indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare un 'anello di fuoco' attorno al luogo. Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod. Le manifestazioni sono iniziate spontaneamente alle 6,30 (5,30 in Italia) ma erano previste alla Knesset a mezzogiorno. La polizia di Gerusalemme in una nota ha dichiarato che cassonetti e pneumatici sono stati incendiati, danneggiando diverse auto, nei quartieri di Rehavia (la zona della residenza del premier) e Givat Ram a Gerusalemme. Residenti sono stati evacuati dagli edifici vicini, sebbene nessuno sia rimasto ferito. Le squadre di vigili del fuoco hanno spento gli incendi. In altre zone della Città Santa, decine di dimostranti, tra cui membri del gruppo 'Fratelli e Sorelle in Armi', si sono radunati davanti all'abitazione del ministro Ron Dermer, accusandolo di non essere riuscito a ottenere il ritorno di un singolo ostaggio con un accordo da quando è diventato il principale negoziatore di Israele. In una dichiarazione i manifestanti parlano di 'fallimento totale' dei colloqui e accusano il governo di capitolare di fronte all'estrema destra e di "affondare" una proposta di tregua accettata da Hamas. Intanto alcune persone si sono barricate nell'edificio della Biblioteca nazionale di Gerusalemme e sono salite sul tetto: la polizia sta negoziando con loro per farle scendere. La protesta si sta estendendo anche nella zona della Knesset. Il ministro degli Esteri di Israele Gideon Sa'ar ha fatto sapere che non ci sarà alcuna visita del presidente francese Emmanuel Macron se la Francia non rinuncerà a riconoscere lo Stato palestinese. Il ministro ha detto al telefono al diplomatico francese Jean-Noel Barrot che "non c'è spazio" per una visita "finché la Francia persiste nella sua iniziativa e nei suoi sforzi che danneggiano gli interessi nazionali e di sicurezza di Israele". Parigi dovrebbe "riconsiderare la sua iniziativa" di riconoscere uno Stato palestinese entro la fine del mese poiché una tale mossa minerebbe tra l'altro la stabilità regionale.
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