venerdì 4 luglio 2025

La pace di Trump

[D’un tratto ho capito che non potevo né volevo più fuggire. Ero tornato a casa. Carlos Ruiz Zafón] "Hamas ha intenzionalmente ucciso e ferito civili a Gaza con l'obiettivo di attribuire queste morti a noi per fare pressione su organizzazioni internazionali e screditarci". Lo ha detto il presidente della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), reverendo Johnnie Moore, smentendo che gli omicidi siano avvenuti nei suoi siti nella Striscia."I media internazionali collegano i siti Ghf a violenze che in realtà si sono verificate vicino ai convogli Onu o di gruppi nelle vicinanze. L'Onu l'ha confermato nei suoi resoconti", ha aggiunto, accusando Al Jazeera e altri media di essersi basati su dati del ministero gestito di Hamas. Rilascio scaglionato degli ostaggi sia vivi che deceduti, ampia assistenza umanitaria attraverso Onu e Mezzaluna Rossa, calendario dei negoziati per una tregua permanente, garanzie di Trump sulle trattative: questi i punti principali dell'accordo proposto dagli Usa sul cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, pubblicato dalla rivista saudita Al-Majalla.  I dieci ostaggi israeliani vivi e i 18 deceduti saranno rilasciati a scaglioni nell'arco dei 60 giorni. Il primo giorno ne verranno rilasciati 8 vivi, poi 10 deceduti entro un mese e gli altri due vivi saranno consegnati il 50mo giorno. In cambio del rilascio degli ostaggi israeliani, Israele libererà un numero concordato di detenuti palestinesi. Il processo avverrà parallelamente al rilascio degli ostaggi, senza cerimonie pubbliche, secondo un meccanismo concordato in anticipo. Il giorno 10 Hamas fornirà informazioni complete (prove di vita e rapporti medici/prove di morte) su ciascun ostaggio rimanente. In cambio, Israele trasmetterà informazioni dettagliate sui detenuti arrestati a Gaza dal 7 ottobre e sul numero dei morti tra i civili di Gaza presenti in Israele. Tutte le attività militari offensive dell'Idf nella Striscia di Gaza cesseranno con l'entrata in vigore dell'accordo. I negoziati si apriranno il primo giorno, sotto l'egida dei mediatori-garanti, per raggiungere una tregua permanente che comprenda anche le disposizioni sul ridispiegamento e ritiro delle forze israeliane e sugli accordi di sicurezza a lungo termine a Gaza. Il giorno 1, dopo il rilascio degli 8 ostaggi vivi, avverrà un ridispiegamento nel nord della Striscia e lungo il corridoio Netzarim, secondo l'articolo 3 sull'assistenza umanitaria e basandosi su mappe concordate. Un ulteriore ridispiegamento, a Sud, avverrà il giorno 7, dopo la restituzione di 5 cadaveri, sempre secondo le mappe concordate.     L'assistenza sarà trasferita immediatamente nella Striscia di Gaza dopo il consenso di Hamas all'accordo. La distribuzione avverrà secondo un'intesa che garantisce la fornitura costante durante tutta la tregua, in base all'accordo del 19 gennaio 2025 sull'assistenza umanitaria. La distribuzione avverrà tramite canali concordati, tra cui le Nazioni Unite e la Mezzaluna Rossa. 

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