[A vigna dici à u patronu: fà mi pòvara e ti faraghju riccu. La vigna dice al padrone: fammi povera e ti farò ricco.] Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha evocato la possibilità di attacchi all'Iran con il presidente Donald Trump in una conversazione telefonica di lunedì: lo scrive il Wall Street Journal citando due funzionari statunitensi. Poco dopo, gli Stati Uniti hanno iniziato a trasferire alcuni diplomatici e militari dal Medio Oriente. Lo spaeker della Camera Usa, il repubblicano Mike Johnson, ha dichiarato in un post sui social media che "Israele ha ragione, e ha il diritto, a difendersi!". Johnson aveva recentemente annunciato l'intenzione di recarsi in Israele entro la fine del mese e intervenire in una sessione straordinaria della Knesset a Gerusalemme. "Secondo quanto riportato, il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Hossein Salami è stato assassinato". Lo riferisce la tv di stato iraniana. La guida suprema iraniana Ali Khamenei "è vivo e riceve aggiornamenti regolari sulla situazione". Lo ha riferito una fonte della sicurezza di Teheran alla Reuters, secondo quanto riportano i media israeliani. "L'Iran darà una risposta decisa ai selvaggi attacchi del nemico sionista, condotti con l'aiuto diretto degli Stati Uniti. Una dura punizione attende Israele". Lo ha detto il portavoce del quartier generale delle forze armate, Abolfazl Shekarchi. "I vertici dell'Iran stanno attualmente tenendo una riunione urgente sulla sicurezza". Lo ha riferito un alto funzionario iraniano alla Reuters, secondo quanto riportano i media iraniani. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha colpito "il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare". Ha aggiunto che l'attacco ha preso di mira l'impianto principale di arricchimento a Natanz, nonché i principali scienziati nucleari iraniani coinvolti nello sviluppo della bomba e il nucleo del programma missilistico balistico del Paese. L'Idf si sta preparando alla possibilità di pesanti bombardamenti dallo Yemen e dal Libano, nonché a operazioni dalla Siria da parte di milizie filo-iraniane. Il grosso dell'operazione è affidato all'Aeronautica Militare, ma il Comando del Fronte Interno e il Comando Settentrionale sono in stato di massima allerta. L'attacco di Israele contro l'Iran "non durerà un solo giorno". Lo hanno riferito fonti israeliane alla Cnn. "Gli aerei dell'Aeronautica hanno avviato una serie di attacchi in tutto l'Iran", ha dichiarato l'Idf. "Siamo in pieno dialogo con gli americani e in buona cooperazione con loro. Stiamo attaccando ora a causa dell'accelerazione del programma nucleare iraniano negli ultimi mesi: sono a pochi giorni, se prenderanno una decisione, dall'avere abbastanza materiale fissile per 15 bombe nucleari. Negli ultimi mesi, gli iraniani hanno condotto test segreti per assemblare armi nucleari. Gli iraniani hanno migliaia di missili balistici e hanno in programma di triplicarli nel prossimo anno: questa è già una minaccia esistenziale per Israele". La guida suprema iraniana Ali Khamenei "è vivo e riceve aggiornamenti regolari sulla situazione". Lo ha riferito una fonte della sicurezza di Teheran alla Reuters, secondo quanto riportano i media israeliani. "L'Iran darà una risposta decisa ai selvaggi attacchi del nemico sionista, condotti con l'aiuto diretto degli Stati Uniti. Una dura punizione attende Israele". Lo ha detto il portavoce del quartier generale delle forze armate, Abolfazl Shekarchi. L’attacco iniziale a sorpresa di Israele contro l’Iran è stato “un grande successo”. Lo ha affermato il primo ministro dello stato ebraico, Benjamin Netanyahu. “Abbiamo colpito il comando superiore, abbiamo colpito scienziati di alto livello che promuovono lo sviluppo di armi nucleari, abbiamo colpito installazioni nucleari”, ha sottolineato in una dichiarazione video, seduto accanto al ministro della Difesa Israel Katz, al ministro degli Affari Strategici Ron Dermer, al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, al capo del partito Shas Aryeh Deri e al ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir. “Stiamo ottenendo risultati”, ha proseguito, “ma so, e lo sapete anche voi, che non esistono guerre facili”. Gli israeliani potrebbero dover trascorrere “periodi molto più lunghi nei rifugi rispetto a quelli a cui eravamo abituati fino ad ora”, ha aggiunto. Nell’operazione “Rising Lion” lanciata da Israele per contrastare il programma nucleare iraniano, sono state uccise diverse figure di spicco sia militari e che scienziati del programma nucleare della repubblica islamica. Tra le vittime eccellenti Mohammad Bagheri, capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, incarico che rivestiva dal 2016, in sostanza è la più alta carica militare del Paese. Ucciso anche il capo dei Guardiani della Rivoluzione islamica, il generale Hossein Salami, così come un altro comandante di alto rango di questa forza d’élite iraniana, il generale Gholam Ali Rashid. Anche sei scienziati del programma nucleare iraniano, sono morti nei raid (tra questi Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi). Anche il portavoce dell’esercito israeliano ha confermato che figure di spicco della sicurezza del regime iraniano sono state eliminate nell’attacco”. “Altri comandanti sono stati eliminati i cui nomi saranno riportati in seguito” ha detto Effie Defrin. È invece rimasto gravemente ferito Ali Shamkhani, consigliere senior della Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, che ha subito replicato minacciando Israele di un destino “amaro e doloroso”. I pasdaran hanno giurato di vendicare la morte del loro leader. Lo spazio aereo iraniano è chiuso fino a nuovo avviso. L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto su Telegram che nell'attacco lanciato la notte scorsa contro l'Iran sono stati utilizzati "più di 200 jet da combattimento dell'aeronautica militare israeliana, guidati da precise informazioni della Direzione generale dell'intelligence.
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