giovedì 19 giugno 2025

Domani tutti a Ginevra    

[Aqua minuta, ghjugni à l'ossu e un hè criduta. Pioggerella, arriva all'osso ma non viene presa sul serio.]  Crescono le tensioni all’interno del fronte repubblicano sulla possibilità di un intervento armato contro l’Iran. Mentre il presidente Donald Trump valuta se affiancare Israele nella distruzione del programma nucleare iraniano, esponenti della sua base, da Steve Bannon a Marjorie Taylor Greene, lo mettono in guardia. “Non possiamo farlo di nuovo. Finiremmo per lacerare il Paese. Non possiamo avere un altro Iraq”, ha dichiarato Bannon, stratega ultraconservatore ed ex capo della campagna di Trump nel 2016, durante un evento a Washington. Con lui anche Greene, deputata della Georgia vicina all’ultradestra trumpiana, e Tucker Carlson, ex volto di punta di Fox News e oggi riferimento mediatico del mondo MAGA. “Non cerco lo scontro, ma l’Iran non può avere un’arma nucleare”, ribatte Trump. Scandendo cori e mostrando cartelli con scritto “No new war in The Middle East” e bandiere palestinesi, decine di persone sono rimaste a lungo davanti ai cancelli della Casa Bianca, mentre il presidente Donald Trump convocava una nuova riunione d’emergenza, senza aver ancora deciso, secondo la CNN, su una partecipazione americana alla guerra di Israele contro l’Iran. La portaerei americana USS Ford Carrier Strike Group verrà dispiegata in Medio Oriente la prossima settimana portando così  a tre il numero di navi da guerra Usa nell'area. Lo riferiscono due funzionari alla Cnn. La Guida suprema iraniana Ali Khamenei "non può essere autorizzato a continuare a esistere": lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz a Holon, un sobborgo di Tel Aviv colpito questa mattina da un attacco missilistico iraniano. "Khamenei dichiara apertamente di voler distruggere Israele. Considera la distruzione di Israele un obiettivo", ha detto Katz ai giornalisti nel settimo giorno della guerra con l'Iran lanciata da Israele, e ha aggiunto: "Non può essere autorizzato a esistere un uomo simile”. Donald Trump prevede di partecipare al vertice della Nato e "partirà lunedì mattina da Washington" per andarci. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.  "Il fatto stesso che gli americani, amici del regime sionista, siano entrati in scena e stiano dicendo queste cose è un segno della debolezza e dell'incapacità di quel regime". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, nel contesto del conflitto tra Israele e la Repubblica islamica. "Vorrei dire alla nostra cara nazione che se il nemico percepisce che lo temete, non vi lascerà andare. Continuate a comportarvi come avete fatto finora, continuate a comportarvi con forza", ha aggiunto il leader iraniano in un messaggio su X.  "Donald Trump deciderà sull'Iran nelle prossime due settimane". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt in un briefing con la stampa. L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver bombardato decine di obiettivi a Teheran durante la notte, tra cui quello che ha definito un "centro di ricerca e sviluppo per il progetto di armi nucleari dell'Iran". "L'esercito ha effettuato una serie di attacchi nel cuore di Teheran: decine di obiettivi sono stati colpiti, tra cui siti di produzione di missili militari e il quartier generale dell'Spnd, l'organizzazione responsabile della ricerca e dello sviluppo del programma nucleare militare iraniano", si legge in un comunicato stampa. Oggi  Ginevra i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania (il cosiddetto formato E3), assieme all'alto rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas, avranno un incontro cruciale con il titolare della diplomazia iraniana, Abbas Araghchi. Si tratterà del primo, vero tavolo alla ricerca di una soluzione negoziata con Teheran. Un incontro che, nel giro di una manciata d'ore e dopo l'apertura di Donald Trump al dialogo, da tentativo disperato potrebbe tramutarsi in apripista per una trattativa tra Usa e Iran.


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