[Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte delle persone esiste, questo è tutto. Oscar Wilde] Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice della Nato all’Aia e che con lui “discuterà dell’ovvio”, inclusa l’Ucraina. “Discuteremo dell’ovvio. È difficile. Zelensky ha qualche difficoltà. È una brava persona. Lo incontrerò oggi. Non lo so. Presumo che discuteremo dell’Ucraina”, ha detto Trump ai giornalisti a margine del vertice Nato. La Danimarca sarà il primo Paese con cui l'Ucraina lancerà la produzione congiunta di armi da difesa: lo ha annunciato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha incontrato oggi al vertice Nato all'Aja la premier danese Mette Frederiksen. "Ottimo incontro" con la premier Frederiksen: "Abbiamo discusso in dettaglio dello sviluppo della produzione congiunta di armi, della presidenza danese del Consiglio dell'UE e dell'ulteriore supporto ai nostri soldati. Ci sono decisioni importanti: la Danimarca sarà il primo Paese con cui lanceremo la produzione congiunta di armi da difesa. Ogni Paese che aiuta sinceramente l'Ucraina ora può contare su una partnership reciprocamente vantaggiosa con noi. Rafforziamo insieme l'Europa", si legge nel messaggio. "Sono grato alla Danimarca per il suo significativo supporto politico e di difesa. Grazie, Mette, per aver sempre potuto contare su di te e sul cordiale popolo danese", conclude. L’Ucraina ha bisogno di un contributo “serio” dall’Europa di truppe pronte a combattere, e non di peacekeeper, dopo la fine delle ostilità con la Russia “Non abbiamo bisogno della semplice presenza per dimostrare che l’Europa è presente – ha spiegato Zhovkva – Non abbiamo bisogno di una vetrina. Sappiamo che dovremmo prima di tutto fare affidamento sulle nostre forze armate, ben equipaggiate. Ecco perché questa questione della consegna è molto importante. Ma se i paesi europei sono seri nel dare il loro contributo, dovrebbero esserlo davvero. E non è la quantità che conta, perché conta sicuramente. È anche la loro prontezza a combattere, la loro prontezza a difendere, la loro prontezza a essere equipaggiati e la loro prontezza a capire che l’Ucraina è una parte inevitabile della sicurezza europea”. Sull’Ucraina “sono in corso colloqui e trattative, ma siamo onesti: la nostra influenza su queste trattative è limitata, per usare un eufemismo. Quindi dobbiamo essere ancora più preparati, come Nato, come Polonia, per affrontare degli scenari che non sono stati scritti da noi al cento per cento”: lo ha affermato il premier polacco Donald Tusk, al termine di un incontro con il Segretario generale della Nato, Mark Rutte. Tusk ha sottolineato l’importanza della “garanzia dell’articolo 5, garanzia di ‘uno per tutti, tutti per uno’ che rimane in vigore”: “I rappresentanti degli Stati Uniti hanno ripetutamente sottolineato che saranno sempre pronti a difendere la Polonia e gli altri paesi della Nato in una situazione di pericolo”, ha continuato. Il premier polacco ha poi ringraziato Rutte per “l’inequivocabile sostegno e interesse per un progetto che è molto importante per la Polonia, per l’Europa, per l’intera NATO, vale a dire lo Scudo orientale: come Polonia, ci assumiamo la piena responsabilità della sicurezza del confine orientale della Polonia, ma anche dei nostri partner europei e della Nato”. “Lavoreremo sicuramente a stretto contatto per una giusta pace in Ucraina. Nessuno – credetemi – nessuno è così desideroso di una pace rapida come i polacchi: ma sappiamo molto bene che questa pace deve anche essere una garanzia della piena sovranità dell’Ucraina. Solo un’Ucraina sovrana, solo una pace giusta darà a tutti noi un senso di sicurezza”, ha concluso. "Ci sono 450 milioni di motivi per essere meglio preparati. Le minacce odierne che l'Europa deve affrontare sono più complesse che mai e sono tutte interconnesse.Per tre anni in Ucraina, abbiamo visto un campo di battaglia di bombe e proiettili, droni, aerei da combattimento, trincee e sottomarini. Sì, la nostra sicurezza europea è direttamente minacciata da questo". Lo ha detto la commissaria Ue per la gestione delle crisi Hadja Lahbib presentando la strategia sulla Preparazione Ue. L'Unione europea nel 2024 ha esportato 42,8 miliardi di euro di merci in Ucraina e ne ha importate 24,5 miliardi di euro, con un conseguente surplus commerciale di 18,3 miliardi di euro. Lo rende noto l'Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea. Rispetto al 2023, si è registrato un aumento delle esportazioni e delle importazioni, rispettivamente, del 9,4% e del 7,0%. I principali prodotti esportati sono stati i combustibili minerali (6,8 miliardi di euro), i macchinari elettrici (4,3 miliardi di euro) e i macchinari (4,2 miliardi di euro). Rispetto al 2021, le esportazioni hanno registrato la crescita maggiore per i combustibili minerali (+4,1 miliardi di euro), poiché le precedenti importazioni di questi combustibili da Russia e Bielorussia sono diminuite e sono state in parte sostituite da importazioni dall'UE. I principali prodotti importati dall'Ucraina nel 2024 includevano prodotti agricoli come cereali, per un valore di 4,4 miliardi di euro, grassi e oli animali o vegetali (3,1 miliardi di euro) e semi oleosi e prodotti correlati (2,5 miliardi di euro). Rispetto al 2021, le importazioni di cereali sono aumentate di 2,7 miliardi di euro, quelle di grassi e oli animali o vegetali di 1,0 miliardi di euro e quelle di semi oleosi e prodotti correlati di 1,1 miliardi di euro.
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