venerdì 13 settembre 2024

La Rigi di Milei

[Io rivelerò un altro me stesso, oggi non ho bisogno di sostituti, dirò loro che che cosa significava il sorriso sul mio volto. Peter Gabriel] È entrata in vigore oggi in Argentina la Legge sulla promozione dei grandi investimenti (Rigi), uno degli assi portanti del programma economico del governo ultraliberista di Javier Milei. Si tratta di un regime speciale che include incentivi, benefici e agevolazioni tanto di tipo fiscale come giuridico per investimenti privati superiori ai 200 milioni di dollari.     Secondo quanto si legge nella regolamentazione pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale il regime riguarda esclusivamente progetti di sviluppo nei settori minerario, dell'energia, dell'industria agricola e forestale, delle infrastrutture, della tecnologia, del turismo e delle opere pubbliche.     Tra le agevolazioni previste figurano ampie esenzioni impositive come una riduzione del 25% della tassa sul reddito, la deduzione dell'Iva, l'esenzione dal pagamento dei diritti di importazione per l'acquisto di beni capitali, e l'esenzione completa dal pagamento dei diritti di esportazione nei primi tre anni.     Il regime prevede inoltre incentivi specifici in materia cambiaria, come l'esenzione parziale dall'obbligo di depositare nel sistema bancario locale la valuta estera generata dalle esportazioni. Nei primi due anni dopo l'inizio dell'investimento, le aziende potranno infatti "liquidare" solo il 20% della valuta estera, il 40% nel terzo anno e il 100% nel quarto anno.     Dal punto di vista giuridico il regime assicura che qualsiasi eventuale controversia sugli investimenti sarà risolta non nell'ambito della giustizia locale ma nell'ambito del Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative ad investimenti (Ciadi) della Banca mondiale. Uno sciopero dei piloti della compagnia di bandiera argentina Aerolíneas Argentinas, che chiedono migliori salari, ha costretto alla riprogrammazione di 185 voli e colpito circa 15.000 passeggeri, secondo le fonti ufficiali.     Il presidente di Aerolíneas Argentinas, Fabián Lombardo, ha dichiarato a Radio Mitre che lo sciopero è una misura "selvaggia" dei sindacati. Secondo Lombardo, i sindacalisti hanno interrotto le trattative perché l'azienda si è rifiutata di concedere un aumento del 70% ai piloti, avendo invece offerto un incremento di solo l'11% e precisando che i dipendenti in agitazione hanno uno stipendio medio di 5,2 milioni di pesos (5.330 dollari).     "È uno sciopero privo di logica. I colloqui per raggiungere un accordo non si sono mai chiusi e riguardano migliaia di persone", ha affermato a sua volta Manuel Adorni, portavoce del presidente della Repubblica, Javier Milei.


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