venerdì 2 agosto 2024

Maduro contestato

[Basta che esista un solo giusto perché il mondo meriti di essere stato creato. Dal Talmud e dal Pirkei Avot] La leader dell'opposizione venezuelana María Corina Machado ha indetto per domani manifestazioni in "tutte le città" del Paese, per protestare contro i presunti brogli elettorali commessi dal presidente Nicolás Maduro.     "Dobbiamo rimanere fermi, organizzati e mobilitati con l'orgoglio di aver ottenuto una vittoria storica il 28 luglio e la consapevolezza che per raccoglierla andremo fino alla fine", ha detto Machado in un video sui social. "Il mondo vedrà la forza e la determinazione di una società decisa a vivere in libertà", ha aggiunto l'ex deputata, che ha poi chiesto di issare la bandiera venezuelana in segno di malcontento. Il governo dell'Argentina riconosce l'oppositore Edmundo González Urrutia come presidente eletto del Venezuela.Lo riferisce su X la ministra degli Esteri, Diana Mondino.  Il vicepremier e ministro degli Esteri condanna l'uso della forza da parte del regime di Nicolás Maduro nei confronti dei manifestanti. A tal proposito proposito - si legge in una nota della Farnesina - Tajani ha espresso ferma condanna per le misure detentive adottate nei confronti di cittadini venezuelani, tra cui anche italo-venezuelani, e forte preoccupazione anche per le limitazioni alla libertà di stampa in corso in Venezuela: "Rivendichiamo il diritto all'informazione per i giornalisti locali, italiani ed internazionali attualmente nel Paese". L'ong venezuelana Victim's Monitor ha reso noto che fino a ieri sono stati registrati 21 morti, di cui quattro non identificati, oltre a decine di feriti, nel contesto delle proteste scoppiate nel Paese dopo che il Consiglio nazionale elettorale, senza mostrare i risultati dettagliati degli scrutini, ha dato come vincitore Nicolás Maduro alle presidenziali del 28 luglio. Il maggior numero di decessi viene segnalato nello Stato di Aragua (cinque), seguito dal Distretto Capitale con quattro, Miranda e Zulia con due ciascuno. A Yaracuy, Bolívar, Carabobo e Táchira è rimasta uccisa una persona per Stato. Il candidato dell'opposizione, Edmundo Gonzalez Urrutia, ha ringraziato gli Usa per aver riconosciuto la sua vittoria alle elezioni presidenziali di domenica in Venezuela nonostante la controversa proclamazione della rielezione di Nicolas Maduro da parte delle autorità del Consiglio Nazionale Elettorale (Cne). "Ringraziamo gli Stati Uniti per aver riconosciuto la volontà del popolo venezuelano riflessa nella nostra vittoria elettorale e per aver sostenuto il processo di ripristino delle norme democratiche in Venezuela", ha scritto oggi Gonzalez sui social.     In assenza della pubblicazione dei documenti ufficiali degli scrutini da parte del Cne, il segretario di Stato, Antony Blinken, aveva affermato in precedenza in una nota che "i dati elettorali dimostrano in modo schiacciante la volontà del popolo venezuelano".     L'opposizione afferma la vittoria di Gonzalez Urrutia con il 67% delle preferenze contro il 30% di Maduro sulla base del conteggio in suo possesso corrispondenti all'81,7% del totale emesso.

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