mercoledì 7 agosto 2024

Baywatch sciopero 9 agosto

[Il mondo non si mantiene che per il fiato dei bambini. Dal Talmud e dal Pirkei Avot] Approda in Consiglio dei Ministri l'approvazione del cosiddetto “Decreto Omnibus”: all'interno non sono previste norme di riordino per il settore balneare: quindi resta in vigore l'obbligo di gara per le concessioni entro il 2025, come chiesto dall'Unione Europea. I balneari, come annunciato, hanno dunque confermato il loro sciopero: si parte il 9 agosto con un'apertura ritardata degli ombrelloni solo dalle 9,30 del mattino. All'inizio della stagione estiva 2024 gli stabilimenti balneari si sono presentati al via più numerosi dell'anno precedente, mettendo a segno dal 2011 una crescita complessiva del 26,4% pari a più del 2% l'anno. La riviera romagnola si conferma al vertice dell'offerta per numero di realtà, segnalando ormai una saturazione delle possibilità di accoglienza. A crescere sono un po' tutte le altre coste dello stivale, con la Calabria in testa (+358 imprese nel periodo) seguita dalla Campania (+188) e dalla Sicilia (+180). Secondo i dati dell'indagine Unioncamere-InfoCamere, basata sul registro delle Imprese delle Camere di Commercio, al termine del 2023 sono 7.244 le aziende registrate nel settore della gestione di stabilimenti balneari contro le 7.173 del dicembre 2021 (+1%). La costa romagnola è quella che ospita il maggior numero di imprese balneari: 1.052 realtà che, insieme, rappresentano il 14,5% del totale nazionale. Ravenna (186), Rimini (154) e Cervia (150) guidano la classifica per numerosità. Questi comuni, insieme a Riccione e Cesenatico, formano un quintetto d'oro che contribuisce a rendere la Romagna il cuore pulsante delle nostre coste, grazie alla vivacità e varietà dell'offerta. La Toscana segue in termini assoluti e, con Camaiore, presidia la classifica della densità di imprese per chilometro di costa: ben 92 lungo i isoli 3 km di litorale del comune toscano, pari a una media di 30 attività per chilometro. Al secondo posto c’è Pietrasanta, un'altra perla del litorale tirrenico, con una densità di 22,3 imprese per chilometro. A chiudere il podio delle regioni con il maggior numero di imprese balneari c’è la Liguria (797), meta storica del turismo estivo per i residenti del Nord ma apprezzatissima anche da tanti altri visitatori, italiani e stranieri. Gli ultimi dodici anni mettono in evidenza il forte dinamismo delle regioni del Sud. Dal 2011 a oggi la Sardegna ha triplicato le imprese balneari e brilla con una crescita eccezionale del 190% mentre la Calabria ha visto più che raddoppiare le attività balneari con sede legale nel suo territorio, con un aumento del 110,4% nel periodo. Anche Sicilia (+75,4%), Puglia (+52,5%) e Campania (+36,9%) hanno conosciuto una fioritura di imprese che contribuiscono a rendere il Sud un polo sempre più attrattivo per i turisti di tutto il mondo. Le imprese balneari italiane sono spesso a conduzione familiare, le società di persone rappresentano il 42% delle imprese, mentre le società di capitale sono in crescita (31%). Oltre il 25% delle imprese balneari (contro la media del 22% che si registra per il totale dei settori dell'economia) è guidato da donne, con la Basilicata (33,3%) e Calabria (30,9%) al vertice dell'incidenza di imprese rosa sul totale.  skanews) – Sul tema delle concessioni balneari “c’è un confronto sul parere motivato che la Commissione europea aveva predisposto ed è un confronto che va avanti con le sue complessità”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNNR, Raffaele Fitto, rispondendo ad una domanda nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri. Se il tempo incerto ha ritardato, in molte località, l’avvio della stagione balneare, in altre ha preso il via già da alcune settimane. E, in concomitanza con l’apertura della maggior parte degli stabilimenti l’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, ha potuto ultimare il consueto monitoraggio dei costi praticati per i servizi balneari nella stagione 2024, nonché rilevare le ultime mode e tendenze. Nemmeno quest’anno le famiglie saranno al riparo dai rincari: secondo i dati emersi, i costi dei servizi balneari aumentano mediamente del +5,2% rispetto al 2023. Nel dettaglio, crescono soprattutto il costo del lettino (+8%) e della sdraio (+7%, quest’ultima da un paio di anni è tornata in voga tra le preferenze degli italiani). Ma la voce che cresce di più è quella relativa al noleggio di pedalò, sup, canoe (+10%) sempre più in voga tra i bagnanti come attività divertenti, che consentono di mettere alla prova anche le proprie abilità sportive. In controtendenza, quest’anno, il costo dell’abbonamento stagionale che, essendo in calo tra le preferenze degli italiani, registra una diminuzione di costo del -2%. La ristrettezza dei bilanci familiari, unita ai rincari generalizzati dei costi dei viaggi, specialmente con riferimento ai trasporti, spinge i cittadini ad optare per soluzioni più economiche, come ad esempio la fruizione più breve del servizio spiaggia: sono molti, infatti, i lidi che propongono formule happy hour o mezza giornata, per chi vuole godersi la comodità dello stabilimento dopo le 14:00 o solo la mattina (pagando fino alla metà dei costi applicati per l’intera giornata). Esistono anche altre strategie e app utilizzate per risparmiare, che consentono di mettere a disposizione di altre persone, per il periodo o le ore nelle quali non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato. Novità di quest’anno, poi, sono i pacchetti “all inclusive”, che abbinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio canoa o sup, con prezzi che possono variare da 35,00 a 50,00 euro a seconda del menu, della fila dell’ombrellone, nonché del giorno di fruizione (se infrasettimanale o nel weekend). Non mancano, anche quest’anno, nuovi servizi legati soprattutto al benessere e alla cura di sé: dal corso yoga/pilates in spiaggia, ai massaggi, all’accesso a vasche idromassaggio. Anche i costi di questi servizi sono stati monitorati dall'Osservatorio, che ha rilevato punte del +14% per l’accesso alla dog area e del +11% per i massaggi.


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