domenica 7 luglio 2024

Spinelli resta ai domiciliari

[Non credo che si possa trovare niente che meriti il nome di società fuori di Londra. William Hazlitt] Per Aldo Spinelli, l'imprenditore portuale ai domiciliari per corruzione dal 7 maggio, le erogazioni "di finanziamenti ai partiti sono una leva economica per ottenere favori". Lo scrive il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni nell'ordinanza con cui ha rigettato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Per il gip è ancora concreto e attuale il rischio di reiterazione del reato.     L'inchiesta coinvolge anche il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, anche lui ai domiciliari.     "In alcuni casi - si legge nell'ordinanza - Spinelli era esplicito nel mettere in correlazione il finanziamento al rilascio del provvedimento desiderato ("adesso il 2 per mille…tutto il resto dopo"). In altri casi, trovava il modo di "ricordare" a Toti l'imminenza delle elezioni o l'importanza del finanziamento, inducendo lo stesso a chiedere esplicitamente il contributo, facendosi così trovare pronto per ribattere con la richiesta di intervento a proprio favore, facendo chiaramente trasparire come il finanziamento fosse concepito come leva economica per ottenere dei provvedimenti favorevoli e non certo come atto di liberalità". L'anziano imprenditore, sempre secondo il giudice, "non ha esitato a manifestare apertamente la sistematicità del ricorso a un tale meccanismo corruttivo".     Dalle indagini è poi emerso che a un incontro tra Toti e l'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, i due avrebbero messo i telefonini in una giacca sistemata a distanza.     Per gli investigatori sarebbe stato fatto per evitare di essere intercettati, per l'avvocato di Toti Stefano Savi la giacca sarebbe stata "riposta nella sedia accanto solo per non sedersi sopra e stropicciarla". L'udienza per l'appello al tribunale del Riesame presentato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sarà l'8 luglio. Il collegio, presieduto dal giudice Massimo Cusatti, dovrà decidere entro 20 giorni dal deposito degli atti da parte della Procura e, dunque, entro il 15 luglio.     Toti, difeso dall'avvocato Stefano Savi, è agli arresti domiciliari per corruzione dal 7 maggio. L'appello è la conseguenza del no del giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni a una prima istanza di revoca, o in subordine di attenuazione, della misura cautelare. Il Riesame è chiamato a decidere se sussistano ancora le esigenze cautelari e quindi non entrerà nel merito delle accuse. Il gip aveva respinto la prima istanza sostenendo come ci fosse ancora un pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Di tutt'altro avviso la difesa che aveva sottolineato come fossero già stati sentiti la maggior parte dei testimoni e poi perché non chiederebbe più fondi ai privati per finanziare il partito.     Come già annunciato da Savi, nel caso di un nuovo no anche da parte del Riesame verrebbe depositato ricorso alla Cassazione.     Ma, in questo caso, la decisione non arriverebbe prima di settembre.  La fidanzata di Paolo Emilio Signorini subito dopo gli arresti chiese alla fidanzata di Aldo Spinelli di incontrarsi. "Parlammo al telefono di quanto accaduto ma non mi chiese di dare determinate versioni. Poi l'incontro non si fece". È quanto emerge dalle carte depositate dalla procura al Riesame dove lunedì si discuterà l'appello per la revoca degli arresti domiciliari del presidente della Regione Liguria sospeso Giovanni Toti.     Le due donne sono state sentite anche in merito alle fiches giocate al casinò di Monte Carlo e durante gli interrogatori hanno fornito versioni diverse. Secondo la Procura, parte delle tangenti che l'anziano imprenditore portuale avrebbe dato all'ex presidente dell'Autorità portuale venivano date in fiches che poi Signorini ritirava in contanti. La fidanzata di Spinelli ha raccontato agli investigatori di avere visto l'ex ad di Iren con fiches da 500 euro. "Non so come se le fosse procurate, ma conoscendo Paolo (Signorini) che non tira fuori un euro è presumibile che gliele abbia date Aldo (Spinelli). Poi nel corso della serata capitava che Aldo regalasse ulteriori giocate".     La compagna di Signorini ha invece affermato che i soldi erano quelli dell'allora presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale. Ma quando i pm le hanno contestato quanto detto dall'altra ragazza ha risposto: "Mi pare inopportuno da parte della donna affermare di conoscere la provenienza dei soldi di Signorini dal momento che lei non è stata con noi per lunghi periodi. Lei afferma cose che non sa.     Io penso che sia tutta una manovra per attaccarlo da parte di chi ha fatto gli accertamenti".

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