domenica 21 luglio 2024

Martedì Bibi incontra Joe

[Se pensassimo che invece di 200 vittime palestinesi, 2.000 morti metterebbero fine agli scontri in un colpo, dovremmo usare più forza…”Ehud Barak] "Chiunque desideri vedere un Medio Oriente stabile e sicuro - dovrebbe opporsi all'asse del male iraniano e sostenere la lotta di Israele contro l'Iran e le sue metastasi: sia nello Yemen, sia a Gaza, sia in Libano, ovunque". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu. "Questa operazione - ha aggiunto - ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele". Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà il presidente statunitense Joe Biden martedì a Washington: lo ha fatto sapere il suo ufficio spiegando che Netanyahu partirà per gli Usa. In un primo momento era stato stabilito che il premier partisse stasera e che l'incontro con Biden si tenesse lunedì. Il sistema di difesa aerea dell'esercito israeliano ha intercettato un missile terra-terra diretto verso il territorio israeliano lanciato dallo Yemen. Lo rende noto l'Idf aggiungendo che il missile non ha raggiunto Israele. Le sirene sono risuonate nel Paese per la possibilità di caduta di schegge. Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres si è detto, in una nota diffusa dal suo ufficio, "profondamente preoccupato per le notizie di attacchi aerei dentro e intorno al porto di Hudaydah nello Yemen", rivendicati da Israele quale risposta ai precedenti attacchi Houthi contro Tel Aviv.  Il segretario generale invita tutti gli interessati a evitare attacchi che possano colpire i civili e danneggiare infrastrutture civili", aggiunge la nota.     "Il segretario generale rimane profondamente preoccupato per il rischio di un'ulteriore escalation nella regione e continua a esortare tutti a dar prova della massima moderazione.   "I primi rapporti indicano un numero di vittime e oltre 80 persone ferite in questo attacco, e che ci sono stati danni considerevoli alle infrastrutture civili. La Commissione Ue e l'Autorità Nazionale Palestinese hanno firmato una lettera d'intenti su un sostegno finanziario di emergenza a breve termine per 400 milioni di euro in sovvenzioni e prestiti, che sarà erogato in tre rate tra luglio e settembre, e sui principi per un programma di ripresa e resilienza per affrontare la critica situazione di bilancio dell'Anp e dell'economia palestinese. L'esecutivo Ue presenterà una proposta legislativa al riguardo a inizio di settembre, perché i pagamenti possano iniziare prima di fine anno con l'obiettivo di consentire all'Anp di raggiungere l'equilibrio di bilancio entro il 2026. 


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