giovedì 27 giugno 2024

Zeitun in sicurezza

[Calabrisella mia, daria la me vita, / calabrisella mia, sulu pe' ttia. / Tirolalleru, lalleru, lallà, / 'sta calabrisella muriri mi fa.] Il presidente dell'Argentina, l'ultraliberista Javier Milei, è tornato a rivendicare il suo stretto allineamento con il governo di Benjamin Netanyahu in relazione all'intervento militare nella striscia di Gaza affermando che "stare dal lato di Israele è un obbligo morale".     Lo ha detto durante la commemorazione ufficiale della giornata dell'Olocausto denunciando inoltre "l'indifferenza e l'ambiguità dei leader del mondo libero". "Mentre alcuni paesi gli voltano le spalle l'Argentina sarà sempre al sui fianco", ha aggiunto il presidente argentino che ha ricordato quindi gli ostaggi ancora in mano ad Hamas, tra i quali ci sono anche otto argentini.     In precedenza l'ufficio della presidenza aveva emesso un comunicato commentando la recente conferma ufficiale della morte di uno degli argentini in mano ad Hamas dal 7 ottobre e sottolineando che "questi atti non rimarranno impuniti come succedeva con i governi precedenti". Il presidente argentino, che attraversa da oltre un anno un processo personale di conversione alla religione ebraica, aveva dato qualche giorno prima un'ulteriore dimostrazione del suo forte legame con Tel Aviv facendosi ritrarre abbracciato alla bandiera israeliana prima del suo intervento al foro dell'Istituto Milken a Los Angeles.  Israele "continuerà a combattere Hamas fino alla sua distruzione". Lo ha detto il ministro degli esteri Israel Katz secondo cui "non c'è guerra più giusta di questa". In quella che è stata considerata una risposta al presidente Joe Biden, il premier Benyamin Netanyahu ha postato di nuovo su X il discorso tenuto allo Yad Vashem la scorsa settimana in cui ha detto che Israele affronterà da solo Hamas se occorre. "Ai leader del mondo dico: nessuna pressione, nessuna decisione da parte di alcun forum internazionale impedirà a Israele di difendersi. Se Israele sarà costretto a restare da solo - affermò - Israele rimarrà da solo". "Lo dico ai nostri nemici e ai nostri migliori amici: Israele raggiungerà i suoi obiettivi a sud e a nord". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant."Lo Stato di Israele - ha detto durante una cerimonia pubblica - non può essere sottomesso: né l'Idf, né il ministero della Difesa, né l'establishment della difesa, né lo Stato di Israele. Resisteremo, raggiungeremo i nostri obiettivi, colpiremo Hamas, distruggeremo Hezbollah e porteremo sicurezza". L'Idf ha annunciato di aver avviato "un'operazione nell'area di Zeitun, nella parte centrale della Striscia, per continuare a smantellare infrastrutture terroristiche ed eliminare operativi terroristi nell'area". L'operazione - ha spiegato - è condotta dalla 99/esima Divisione e si basa su informazioni di intelligence. Finora - ha aggiunto - "sono stati colpiti 25 obiettivi, incluse strutture militari, tunnel, posti di osservazione, nidi di cecchini". Le truppe di terra - ha concluso - stanno ora "mettendo in sicurezza l'area di Zeitun". Fonti palestinesi citate da Times of Israel hanno riferito di "intensi raid aerei e di avanzata di tank" nel quartiere nord di Zeitun di Gaza City. In precedenza l'Idf aveva fatto sapere che stava conducendo attacchi contro obiettivi di Hamas nella parte centrale della Striscia.

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