domenica 16 giugno 2024

Studenti antisemiti

[No passado cometi o maior pecado que um homem pode cometer: não fui feliz. Ho commesso il peggiore dei peccati che possa commettere un uomo, non sono stato felice.Jorge Luís Borges] Il presidente israeliano Isaac Herzog ha diffuso un "messaggio speciale urgente" a sostegno delle Comunità ebraiche del mondo alla luce del "drammatico ritorno dell'antisemitismo" e a seguito delle "ostilità e intimidazioni contro gli studenti ebrei nelle università, in particolare negli Usa". "Il popolo d'Israele - ha detto Herzog - è con voi. Vi sentiamo, vediamo le ostilità e le minacce spudorate, gli insulti, la rottura della fiducia. Sentiamo l'insulto, la rottura, dell'amicizia. Condividiamo apprensione e preoccupazione". Hamas esulta per l'annuncio della Colombia sulla rottura delle relazioni diplomatiche con Israele.     In un comunicato la fazione palestinese al potere a Gaza definisce la mossa del presidente colombiano Petro "una vittoria".     Raffiche di arresti nei campus mentre le proteste pro-palestinesi infiammano le più prestigiose università d'America. Da Columbia a Harvard e Yale, da Berkeley a Princeton, MIT, Stanford e all'Università del Michigan, gli studenti sono scesi in piazza contro la situazione a Gaza, con la polizia ripetutamente chiamata a sgomberare tende e ammanettare gli occupanti.    Non succedeva dal '68, dagli anni bui del Vietnam. Ora si teme un'estate calda, con potenziali ripercussioni sulla convention Dem di Chicago: si svolgerà nella stessa metropoli dove, 56 anni fa, decine di migliaia di manifestanti contro la guerra si scontrarono con le forze dell'ordine mentre i democratici, senza un candidato forte dopo la rinuncia di Lyndon Johnson, finirono per perdere le elezioni di novembre.   È quel che teme il presidente Joe Biden, entrato nella polemica cercando di mantenere l'equidistanza tra le parti: "Condanno le proteste antisemite nelle università", ha detto, ma anche "coloro che non capiscono cosa sta succedendo ai palestinesi".   Columbia, dove a lungo ha insegnato l'intellettuale americano-palestinese Edward Said, è di nuovo l'epicentro della protesta, proprio come mezzo secolo fa. Molti degli studenti che occupano il campus sono ebrei:  per l'inizio della Pasqua ebraica, hanno celebrato un seder particolare, pieno di riferimenti alle sofferenze dei palestinesi a Gaza. Mentre centinaia di professori non sono andati in classe in solidarietà con gli oltre cento arrestati di giovedì quando la polizia, chiamata dalla presidente Minouche Shafik, ha sgomberato il campus con la forza.    Da oggi, per ragioni di sicurezza, gli studenti che non vorranno recarsi fisicamente in aula potranno seguire le lezioni in remoto fino alla fine del semestre: la decisione ha scandalizzato alcuni genitori, determinati a chiedere il rimborso di parte della retta. Intanto una cinquantina di studenti di Yale che chiedevano all'ateneo di disinvestire da aziende con legami con Israele sono finiti in manette: subiranno sanzioni disciplinari. A New York oltre 150 della NYU che protestavano nella Gould Plaza hanno fatto la stessa fine. Nelle fasi più calde dell'operazione gli agenti hanno sparato spray al pepe sui manifestanti e a loro volta sono stati presi a bottigliate.  Una ventina di tende sono state innalzate oggi sul campus del MIT mentre nella vicina Harvard, dove in gennaio la presidente Claudine Gay è stata immolata sull'altare delle polemiche dopo una disastrosa audizione in Congresso sull'antisemitismo nei campus, il successore ad interim Alan Garber non ha escluso di chiamare la polizia. Per ragioni di sicurezza è stato chiuso agli estranei l'Harvard Yard, dove si trovano aule, biblioteche e dormitori: si entra solo col tesserino che può venir smagnetizzato in caso di sospensione. È andata così agli occupanti della Columbia, autorizzando in questo modo gli arresti per il reato di ingresso illegale.   Le ripercussioni di quell'episodio continuano a farsi sentire. Attaccata dal miliardario filo-israeliano Robert Kraft (il padrone dei Patriots di football) che ha minacciato di ritirare le donazioni all'ateneo di cui è stato alunno perché "non protegge adeguatamente gli studenti ebrei", la Shafik rischia ora la censura del senato accademico. Nella mozione che dovrebbe essere presentata domani non si parla apertamente di dimissioni, come hanno chiesto invece dopo l'audizione a Capitol Hill i repubblicani Elise Stefanik e Tim Scott ma anche il democratico John Fetterman.   E tuttavia l'economista di origine egiziana chiamata solo pochi mesi fa al timone dell'ateneo potrebbe avere avere i giorni contati: è accusata di aver violato "i requisiti fondamentali della libertà accademica" mettendo in atto "un assalto senza precedente ai diritti degli studenti".     E da Israele il leader dell'opposizioe Yair Lapud ha commentato su X che "ciò che sta accadendo nei campus universitari americani è imperdonabile. È antisemitismo, è sostegno al terrorismo e ad Hamas che uccide le persone Lgbt e opprime le donne. L'amministrazione non può restare a guardare, deve intervenire."  Decine di persone, tra cui numerosi studenti e insegnanti, sono stati arrestati nella notte italiana durante scontri tra la polizia di New York e manifestanti alla New York University, dopo che gli agenti sono intervenuti per evacuare una “zona liberata” anti-israeliana, creata da un gruppo di filo-palestinesi. Gli agenti, in tenuta antisommossa, si sono scontrati con i manifestanti dopo essere intervenuta per evacuare l’area e chiedere ai manifestanti di disperdersi, un ordine che è stato disatteso. Alcune persone, secondo alcuni video pubblicati sui social network, hanno reagito con violenza, lanciando oggetti sugli agenti. In un video si vede un uomo con il volto coperto da una kefiah mentre lancia una sedia sulla polizia. Proteste contro la guerra a Gaza hanno avuto luogo anche in altre università americane, dalla Columbia a Yale, dove numerose persone sono state poste in stato di fermo. I manifestanti hanno allestito diversi accampamenti, con tende e ripari di fortuna, che gli agenti hanno tentato di rimuovere con la forza. Simili “accampamenti” sono sorti a Berkeley, al MIT e in altri college in tutto il paese. Alcuni atenei sono stati costretti a sospendere le lezioni in presenza. In un comunicato, la Columbia University ha annunciato che tutte le lezioni si sarebbero svolte virtualmente, a causa di episodi di “comportamento intimidatorio e molesto”. Secondo i vertici dell’università, le tensioni sarebbero state “sfruttate e amplificate da individui non affiliati alla Columbia che sono venuti al campus per perseguire i propri programmi”. La polizia californiana ha arrestato ieri sera 93 persone nel campus di Los Angeles della University of Southern California per violazione di proprietà privata durante le proteste contro la situazione a Gaza e la guerra di Israele contro Hamas. Lo riporta il Los Angeles Times. Le forze dell'ordine sono intervenute in nottata anche in uno dei campus della facoltà parigina di Sciences Po per evacuare i locali, occupati da alcune decine di studenti per una protesta filo-palestinese. Lo ha annunciato la direzione della facoltà. Ieri sera, spiega la direzione, "l'anfiteatro esterno del campus della rue Saint-Thomas è stato occupato da una sessantina di studenti militanti della causa palestinese, provocando un forte clima di tensione per studenti, insegnanti e dipendenti" della celebre facoltà. Dopo un dialogo con la direzione, "la maggior parte degli occupanti ha accettato di uscire", ma "un piccolo gruppo ha rifiutato ed è stato deciso di procedere con le forze dell'ordine all'evacuazione". La mobilitazione era stata organizzata dal Comitato Palestina di Sciences Po, con la richiesta che la facoltà "tagliasse i ponti con le università e le imprese complici del genocidio a Gaza" e mettesse fine "alla repressione delle voci filopalestinesi nel campus". Presunti neonazisti hanno preso d'assalto ieri sera un locale a Stoccolma dove stava per iniziare un evento organizzato da antifascisti: lo hanno riferito testimoni sul posto, secondo i quali cinque persone vestite di nero e dal volto coperto sono entrate nel locale e hanno attaccato la folla con uno spray rosso. Tre persone sono state portate in ospedale, secondo quanto riportato dalla Tv pubblica svedese Svt. Il gruppo è fuggito prima dell'arrivo della polizia. Unanime la condanna da parte dei politici svedesi. "Non c'è posto per questo comportamento ripugnante nella nostra società libera e aperta", ha detto il premier Ulf Kristersson. "Questo è stato fatto per mettere a tacere persone. Non è questo che vogliamo in una democrazia, vogliamo partecipazione", ha commentato Nooshi Dadgostar, leader del partito di Sinistra. "Voglio mandare un segnale a coloro che hanno fatto questo: non deve accadere mai più e dobbiamo assicurarci di questo", ha aggiunto.

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