domenica 16 giugno 2024

4 low cost scorrette

[Berlino è la più grande stravaganza culturale che si possa immaginare. David Bowie]  Oltre 150 milioni di euro di multa per pratiche considerate illecite, come quella di far pagare i passeggeri per il bagaglio a mano. Per questa ragione il governo spagnolo – stando a quanto anticipato da radio Cadena Ser e confermato da fonti del ministero dei Diritti sociali e il Consumo – ha sanzionato quattro compagnie aeree low cost. Si tratta – fa sapere in una nota, l'associazione di consumatori Facua – di Ryanair, Vueling, EasyJet e Volotea. Oltre al sovrapprezzo per i bagagli a mano, Madrid contesta alle compagnie aeree altre pratiche: ad esempio, quella di far pagare un extra per la selezione del posto a sedere ad accompagnatori di persone con necessità particolari, come bimbi piccoli, la "mancanza di trasparenza nelle informazioni contrattuali" e la mancata disponibilità nell'accettare pagamenti in contanti dei biglietti aerei negli aeroporti.  Le sanzioni imposte sono contestabili sia a livello di procedimento ministeriale, sia in via giudiziaria. Le compagnie in questione, sinora, hanno continuato a mettere in atto le pratiche giudicate come "abusive" dalle autorità sostenendo di non esser mai state oggetto di risoluzioni sanzionatorie definitive. E spiega che gli importi delle multe ora imposte non superano il 5% dei loro profitti.  "Ryanair, Vueling, EasyJet e Volotea, hanno intenzione di presentare ricorso contro tale decisione, sia in sede amministrativa sia in sede giudiziaria" ha annunciato Javier Gándara, presidente della Associazione delle Linee Aeree (Ala), in una conferenza stampa ripresa dai media iberici. In attesa che il procedimento sanzionatorio aperto dal governo sia risolto definitivamente le compagnie aeree in questione potranno mantenere in vigore le tariffe contestate. Gándara, dal canto suo, si è detto convinto che le società interessate vinceranno i ricorsi, in quanto ritiene le multe comminate dal Ministero dei Diritti Sociali e del Consumo "contrarie alla normativa europea". Diversa invece l'interpretazione che fanno di diverse sentenze giudiziarie in merito le associazioni dei consumatori.

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