giovedì 20 giugno 2024

12 giurati per Trump

[Chi non ama la patria visibile, come può amare la Gerusalemme celeste che egli non può vedere? Justus Möser, XVIII sec.] Il giudice di New York Juan Merchan ha multato Donald Trump per violato ripetutamente il 'gag order' che gli vieta di fare commenti su testimoni, giurati, procuratori e staff del tribunale. Nel corso del processo che vede il presidente accusato per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels, Merchan ha imposto una multa di 1.000 dollari per ognuna delle nove violazioni accertate, quindi per un totale di 9.000 dollari. Completata la giuria di dodici membri e sei supplenti, il processo contro Donald Trump a New York, può finalmente entrare nel vivo. Primo ex presidente americano a comparire in un processo penale, il tycoon è imputato di aver occultato pagamenti destinati a comprare il silenzio di un'ex pornostar, Stormy Daniels, pochi giorni prima delle elezioni del 2016. Arrivando in tribunale venerdì mattina, Trump ha ribadito le sue proteste contro "un processo truccato" che gli impedisce di fare campagna elettorale. Ha anche criticato il giudice Merchan, il "peggiore che ci sia", per avergli vietato qualsiasi commento pubblico rivolto a testimoni o giurati, un attacco secondo Donald Trump al "suo diritto costituzionale di esprimersi" liberamente. Al termine dell'udienza, che è stata aggiornata a lunedì per l'apertura della fase dibattimentale, ha denunciato "una gigantesca caccia alle streghe". Degli oltre 200 potenziali giurati più della metà sono stati esentati perché dichiarati incapaci di giudicare equamente l'ex presidente, e altri sono stati contestati dalla difesa o dall'accusa. Giovedì i sette uomini e le cinque donne residenti a Manhattan hanno prestato giuramento dopo che le loro esistenze sono state passate al setaccio e dopo aver risposto a numerose domande. Ieri la procedura è stata completata con la designazione dei sei sostituti. I giurati, ai quali il giudice ha promesso l'anonimato, lavorano nel campo della finanza, della legge, del commercio, dell'istruzione o della sanità e rappresentano un'istantanea della società di New York. A dimostrazione dell'entità della posta in gioco, due donne alla fine non selezionate sono scoppiate in lacrime mentre rispondevano alle domande della corte. "Mi dispiace. Pensavo di farcela (...). È molto più stressante di quanto pensassi", ha detto uno di loro. Più di tre anni dopo aver lasciato la Casa Bianca, Donald Trump rischia almeno teoricamente di finire in carcere. Ciò non gli impedirebbe di affrontare Joe Biden a novembre ma proietterebbe la sua campagna verso l'ignoto. Se venisse dichiarato non colpevole, però, sarebbe per lui un grande successo, soprattutto dopo essere riuscito, attraverso una serie di ricorsi, a rinviare altri tre processi penali, due a Washington e in Georgia per aver tentato di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020, e uno in Florida per l'uso apparentemente disinvolto di documenti riservati.Nel caso che sarà esaminato a New York, Donald Trump è accusato di falsificazione di documenti contabili della sua società, la Trump Organization, che avrebbe mirato a nascondere, sotto la copertura di "spese legali", il pagamento di 130.000 dollari a Stormy Daniels da parte del suo avvocato personale dell'epoca, Michael Cohen. In cambio, l'ex pornostar avrebbe dovuto accettare di tacere su una relazione sessuale del 2006 che Trump ha sempre negato. La sua difesa, del resto, assicura che i pagamenti sarebbero avvenuti nella sfera privata. Ma il pubblico ministero Alvin Bragg intende dimostrare che si tratta effettivamente di manovre fraudolente per nascondere informazioni agli elettori pochi giorni prima del voto. Se fosse eletto nuovamente, Donald Trump potrebbe, una volta insediato nel gennaio 2025, ordinare l'abbandono dei procedimenti federali contro di lui, a Washington e in Florida.


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