lunedì 14 ottobre 2024

Caccia all’ebreo

[Io mi costruisco di continuo e vi costruisco, e voi fate altrettanto. E la costruzione dura finché non si sgretoli il materiale dei nostri sentimenti e finché duri il cemento della nostra volontà. E perché credete che vi si raccomandi tanto la fermezza della volontà e la costanza dei sentimenti? Basta che quella vacilli un poco, e che questi si alterino d’un punto o cangino minimamente, e addio realtà nostra! Ci accorgiamo subito che non era altro che una nostra illusione. Uno, nessuno e centomila] In Occidente si è scatenata una nuova caccia al­l’ebreo. Dopo il 7 ottobre 2023, quando Hamas ha lanciato un pogrom contro Israele uccidendo oltre mille civili e sequestrandone più di trecento, un’ondata di antisemitismo, alimentata dal contrattacco israeliano a Gaza, si è abbattuta sul mondo. Bruciate sinagoghe, cacciati gli studenti ebrei dalle università, inseguiti i passeggeri ebrei negli aeroporti. Senza una forte reazione da parte della cultura democratica: l’antisemitismo, camuffato da anti­­sionismo, è stato sdoganato? Pierluigi Battista passa in rassegna gli eventi che si sono succeduti nell’ultimo anno e spiega le radici culturali di questo odio verso gli ebrei che, in Occidente, sembrava sparito con la Shoah.  "Condivido le critiche al governo di Israele ma mi pare che oggi, gli ebrei siano considerati un problema in quanto tali". Lo dice in una intervista a La Stampa Tatiana Bucci, sopravvissuta con sua sorella Andra, ad Auschwitz-Birkenau. "Ho paura", ammette riflettendo su quanto sta accadendo a Gaza e in Libano, "mi viene da piangere. Ho più paura oggi di quanta ne avevo a Birkeanu: li' non piangevo, la morte era davanti agli occhi eppure, forse per questo, guardavo oltre. Sono sopravvissuta e lasciandomi l'inferno alle spalle, sono cresciuta nell'Unione Europea, la realizzazione di un sogno di pace. Non avrei mai immaginato il rischio cosi' vicino di una terza guerra mondiale". Bucci afferma che "I bambini di Gaza tolgono il sonno, uccisi dai raid israeliani e usati come scudi umani da Hamas. Condivido le critiche a Israele, mi dispiace però non sentire mai nulla contro Hamas, da parte dei palestinesi, forse tacciono perché se parlassero, finirebbero male come i russi anti Putin". E sulla politica di Netanyhau aggiunge: "Mi fa male vedere le immagini di questa guerra, i morti lasciati in terra da chi ne ha contati tanti: non vorrei diventasse una vendetta da parte del governo Netanyahu. Parlo del governo perché so bene che è stato votato ma tanti israeliani non sono andati alle urne e lo contestano tutti i giorni. Credo che il governo israeliano abbia commesso tanti errori ma non capisco perché gli ebrei siano sempre considerati diversi. Ho l'impressione che già l'8 ottobre il mondo avesse dimenticato quanto era accaduto il 7". Nati a Tayibe, una piccola cittadina israeliana al confine con la Cisgiordania, in una famiglia araba musulmana, l'altra religione di famiglia era il calcio: sia il padre che il nonno sono stati giocatori importanti a livello locale. Abdallah, terzino sinistro classe 1993, cresce nel sistema calcistico giovanile israeliano, nell'Hapoel Kfar Saba, facendo anche qualche sporadica apparizione nelle serie maggiori del paese, prima di passare il confine. Gioca per l'Hilal Al-Quds di Gerusalemme e l'Ahli al-Khaleel di Hebron. In questi anni accetta la convocazione per la nazionale palestinese, con cui raggiunge 56 presenze giocando anche le qualificazioni ai mondiali e le Coppe d'Asia del 2015 e 2019. Indossa anche la fascia di capitano e diventa un idolo fra Cisgiordania e Striscia di Gaza. Nel 2020, però, viene escluso dalla nazionale a cui ha dato tanto. Il motivo è il suo passaggio alla squadra israeliana Hapoel Hadera. Passa poi al Bnei Sakhnin, il club di maggior successo fra quelli arabi di Israele, con cui raggiunge l'Europa Conference League. Il più piccolo dei due, centrocampista centrale classe 1999, è sempre stato considerato uno dei maggiori talenti del calcio israeliano, entrando molto presto nelle giovanili di uno dei più importanti club del paese, il Maccabi Haifa, nel quale gioca tutt'ora. “Se tifo per lui? Che domanda, lo amo”.


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