[L’umorismo non ha affatto bisogno d’un fondo etico, può averlo o non averlo: questo dipende dalla personalità, dall’indole dello scrittore. L’umorismo] La bandiera israeliana è stata issata a Maroun el Ras, villaggio del sud del Libano, dove l'Idf ha preso il controllo di un intero complesso e dei terreni circostanti dove Hezbollah si era impadronito di una vasta area trasformandola in quartier generale con lanciatori di razzi puntati su Israele. La bandiera viene mostrata dalle tv locali. I genieri hanno utilizzato centinaia di chili di esplosivo per distruggere tunnel e strutture sotterranee dove si erano acquartierati i miliziani del gruppo sciita. Carri armati e commando hanno operato in tre aree centrali nel sud del Libano, localizzando armi ed eliminato 200 terroristi. Suhail Hussein Husseini, comandante dell'unità logistica di Hezbollah e indicato da Israele come ucciso in un raid aereo su Beirut nelle ultime 24 ore, era una delle figure chiave della struttura militare dell'intero Asse della resistenza guidato dall'Iran e di cui fa parte il partito armato libanese. Husseini aveva di recente assunto il comando dell'intero quartier generale del partito con sede nella periferia sud di Beirut. Due anni fa figurava come uno dei co-fondatori di una cellula congiunta libanese-irachena-iraniana, con base al confine tra Iraq e Siria, e che gestiva il flusso di armi iraniane verso la costa mediterranea. Un'informazione che corrisponde a quanto riferito dall'esercito israeliano, secondo cui Husseini gestiva l'intera filiera delle forniture di armi e monitorava la definizione dei budget e l'elaborazione dei progetti militari. Husseini riceveva istruzioni direttamente dai vertici del partito, in coordinamento costante con Teheran. Questa sua posizione chiave lo aveva promosso a membro dell'esclusivo Consiglio del jihad di Hezbollah, la più alta istanza militare del gruppo. Nelle scorse settimane Israele ha ucciso, con bombardamenti a Beirut e in altre zone del Libano, diversi membri dello stesso Consiglio. Secondo le informazioni dell'intelligence israeliana, gli uomini al comando di Husseini si occupavano di seguire i convogli di armi che dall'Iran giungevano al Libano tramite il corridoio iracheno e siriano. Lungo il poroso confine tra Siria e Iraq, nel distretto di Mayadin, nei pressi della cittadina frontaliera di Abukamal, lungo il fiume Eufrate, Husseini e altri alti esponenti della struttura regionale di Hezbollah avevano nel 2023 creato una cellula clandestina che operava nella Caserma Soleimani. Questo centro militare - di cui fanno ancora parte capi-milizia iracheni e ufficiali iraniani - era stato intitolato al defunto generale iraniano Qassem Soleimani, a lungo architetto della politica di difesa iraniana nella regione, capo della Brigata Quds dei Pasdaran e ucciso dagli Stati Uniti a Baghdad il 3 gennaio del 2020. Nello snodo logistico di Abukamal, Hezbollah e l'Iran coordinano il passaggio di armi dall'altopiano iranico fin verso il sud del Libano e la valle orientale della Bekaa, in Libano, al confine con la Siria. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che il movimento libanese Hezbollah è stato “spezzato” a causa degli intensi attacchi israeliani contro di esso, che hanno ucciso in particolare il suo leader Hassan Nasrallah. “Hezbollah è un’organizzazione malridotta e distrutta, senza significative capacità di comando e controllo, senza capacità di fuoco, che sta cercando di rialzare la testa e che ha perso la leadership a tutti i livelli: politico, militare e nelle sue capacità. Dobbiamo prendere trarre vantaggio da questa situazione, perché il nostro obiettivo è permettere alla popolazione del nord di tornare a casa sana e salva”, ha dichiarato il ministro della Difesa. Hezbollah è ancora pienamente operativa e la sua leadership coesa: sono teste a mantenere per quanto possibile alto il morale dei suoi militanti le dichiarazioni del numero due di Hezbollah Naim Qassem. Qassem ha parlato in un discorso televisivo da un luogo segreto, dopo che Israele nelle ultime settimane ha decapitato l’organizzazione paramilitare e terroristica filo-iraniana uccidendo il suo leader Hassan Nasrallah, ha seminato il panico fra i suoi membri facendo esplodere simultaneamente migliaia di cercapersone e altri apparecchi per le comunicazioni provocando la morte o il ferimento di chi li possedeva, e infine con una campagna di bombardamenti aerei e un’operazione di terra nel Sud del Libano. “Vi dico che le nostre capacità sono buone, i nostri combattenti in prima linea sono incrollabili e la leadership è coesa”, ha detto Qassem, che ha insistito in particolare sulla questione della direzione del “Partito di Dio”: “La direzione del partito e la resistenza Hezbollah sono meticolosamente organizzate secondo le consuetudini di Hezbollah. Abbiamo superato i dolorosi colpi ricevuti”. L’elezione del nuovo numero uno di Hezbollah da parte del Consiglio della Shura, composto da sette membri, “sarà organizzata” secondo “le regole interne” del partito armato nonostante le condizioni “difficili”, ha assicurato Qassem.
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