[ Sursum corda.In alto i cuori. Usato nei brindisi, traeva origine dalle adlocutio del generale ai soldati prima della battaglia] L’Unrwa (agenzia Onu per i profughi palestinesi) ha confermato a Times of Israel che Fateh Sherif, menzionato da Hamas come il suo capo in Libano, era impiegato come preside della scuola secondaria “Deir Yassin” gestita dall’Unrwa nel campo palestinese di al-Bass, nella città di Tiro (Libano meridionale). Sherif è stato ucciso lunedì in un attacco aereo israeliano su al-Bass. L’Unrwa si è affrettata a precisare che a marzo Al Sharif era stato messo in congedo amministrativo ed era oggetto di un’indagine interna per le sue attività politiche. Secondo fonti palestinesi, Fateh Sherif ricopriva anche la carica di capo dell’Associazione degli insegnanti dell’Unrwa in Libano. All’epoca, la sua sospensione aveva scatenato vaste proteste e scioperi da parte di insegnanti libanesi.I servizi di sicurezza e le Forze di Difesa israeliane hanno confermano che Fateh Sherif, descritto come “il capo della branca libanese dell’organizzazione terrorista Hamas”, è stato ucciso in un attacco aereo durante la notte. Secondo l’esercito, Sherif era responsabile del coordinamento delle attività di Hamas con Hezbollah in Libano e del “rafforzamento delle forze di Hamas in Libano nel campo del reclutamento di agenti e dell’approvvigionamento di armi. Operava per promuovere gli interessi di Hamas in Libano sia sul piano politico che militare”.L’aviazione israeliana ha colpito “infrastrutture terroristiche di Hezbollah e obiettivi militari in Libano”. È quanto ha riferito su Telegram l’esercito israeliano, riferendo di diversi “lanci dal Libano” contro il nord di Israele, “caduti in zone aperte”, e di “un missile” che ha colpito una casa a Yuval, causando “vittime israeliane”. Secondo le autorità sanitarie citate dai media israeliani, l’attacco a Yuval ha causato un morto e un ferito. “Le attività terroristiche di Hezbollah e gli attacchi contro Israele violano la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, ha rimarcato l’esercito, aggiungendo che “continuerà a difendere i suoi confini da qualsiasi minaccia”. “Al momento, non c’è modo che qualche altra organizzazione possa rimpiazzare o sostituire la capacità, l’abilità e la conoscenza dell’Unrwa” nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato alla stampa la Coordinatrice umanitaria Onu per Gaza, Sigrid Kaag, dopo aver riferito al Consiglio di Sicurezza Onu, a porte chiuse, sulla situazione nell’enclave palestinese. Tagliare i finanziamenti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) avrà "conseguenze catastrofiche" per Gaza: lo hanno affermato oggi in una dichiarazione congiunta i responsabili di diversi organismi delle Nazioni Unite. "Il ritiro dei fondi dall'Unrwa è pericoloso e porterebbe al collasso del sistema umanitario a Gaza, con conseguenze umanitarie e sui diritti umani di vasta portata nei territori palestinesi occupati e in tutta la regione", si legge nella dichiarazione dei capi delle organizzazioni che formano la Commissione permanente inter-agenzie delle Nazioni Unite (Iasc).
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