[La malvagità è come il cibo: una volta che hai iniziato è difficile fermarsi; l’intestino si è ampliato per accoglierne sempre di più. John Updike] Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato il dispiegamento di 4,5 milioni di miliziani nel Paese sudamericano, in risposta alle "minacce" statunitensi derivanti dal dispiegamento di forze militari Usa nei Caraibi. "Questa settimana attiverò un piano speciale con oltre 4,5 milioni di miliziani per garantire la copertura dell'intero territorio nazionale. Milizie preparate, attivate e armate", ha dichiarato Maduro alla televisione di Stato dopo che gli Stati Uniti hanno raddoppiato la ricompensa per la sua cattura a 50 milioni di dollari. La milizia venezuelana fondata dal defunto presidente Hugo Chavez, a cui Maduro è succeduto, è secondo fonti ufficiali composta da circa 5 milioni di persone tra civili e riservisti ed è posta sotto il comando dell'esercito. Riferendosi alla "sporca ripetizione di minacce stravaganti, fantastiche e bizzarre" di Washington, Maduro ha anche annunciato "armi e missili per la forza contadina: per difendere il territorio, la sovranità e la pace del Venezuela; missili e armi per la classe operaia: per difendere la nostra Patria". Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha confermato la scorsa settimana il dispiegamento di forze navali e aeree statunitensi nei Caraibi per un'operazione antidroga, poco dopo che l'amministrazione Usa aveva raddoppiato la taglia per Maduro accusato di far parte di un cartello. Il governo venezuelano ha accusato gli Stati Uniti di aver utilizzato l'intelligenza artificiale per creare il video diffuso dal presidente Donald Trump, che mostrerebbe un attacco contro un'imbarcazione considerata da Washington carica di droga proveniente dal Venezuela. Il ministro della Comunicazione venezuelano Freddy Ñáñez, su Telegram, ha scritto che "sembra che il segretario di Stato Marco Rubio continui a mentire al suo presidente", definendo il filmato "generato dall'IA" e aggiungendo: "Basta, Marco Rubio, smetti di incoraggiare la guerra e di sporcare le mani di Trump con sangue. Il Venezuela non è una minaccia". Il video pubblicato da Trump sul suo account Truth Social mostra un'imbarcazione monitorata e poi colpita da un missile, con la morte di 11 membri del gruppo criminale venezuelano Tren de Aragua, designato come organizzazione terroristica dall'amministrazione statunitense. Il Pentagono aveva confermato che l'operazione è avvenuta nel sud dei Caraibi contro narcoterroristi che trasportavano droga dal Venezuela. Da agosto gli Stati Uniti hanno dispiegato otto navi da guerra con missili e un sottomarino nucleare vicino al Venezuela per contrastare il narcotraffico. Erano 11 i membri del venezuelano 'Tren de Aragua', classificato da Washington come "organizzazione terroristica straniera", a bordo dell'imbarcazione colpita dalle forze militari statunitensi in acque internazionali del Mar dei Caraibi. A renderlo noto, sul suo account ufficiale Truth, è stato il presidente statunitense Donald Trump, fornendo i dettagli dell'operazione. Il presidente statunitense ha poi aggiunto che il gruppo "è un'organizzazione terroristica straniera che opera sotto il controllo di Nicolás Maduro, responsabile di omicidi di massa, traffico di droga e sessuale, e di atti di violenza e terrorismo negli Stati Uniti e nell'emisfero occidentale". Si attendono a breve le reazioni del presidente Nicolás Maduro Moro, rendono noto i media venezuelani.
Una corte d'appello federale ha stabilito che l'uso dell'Alien Enemies Act da parte di Donald Trump per espellere rapidamente presunti membri di gang venezuelane è illegale e ne ha bloccato l'uso in diversi stati del sud degli Usa, lo riporta la Cnn.Nello specifico il giudice ha deciso che Trump non può procedere con l'uso della legge di guerra del 1798, invocata per la prima volta a marzo, per le espulsioni in Texas, Louisiana e Mississippi.
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