[A strada bedda un hè mai longa. La bella strada non è mai lunga.] Il consigliere comunale a Palermo del M5s, Nino Randazzo, non molla la vicenda del debito della società Operazioni servizi portuali, di cui è legale rappresentante Giuseppe Todaro, nei confronti della Rap, la società partecipata dal Comune che si occupa del trattamento rifiuti a Palermo, di cui lo stesso Todaro è presidente. Randazzo dopo che Todaro ha pagato un debito di circa 127 mila euro che la sua società aveva con la Rap, pagamento effettuato il 6 giugno scorso su debiti che risalivano dal luglio 2024 all'aprile 2025, chiede di sapere se siano stati calcolati e richiesti per le fatture scadute anche gli interessi moratori maturati e maturandi sino al pagamento e la relativa rivalutazione monetaria. L'area società partecipate del Comune di Palermo aveva chiesto il 3 giugno al presidente della Rap, delucidazioni su un potenziale conflitto di interessi che lo riguarda essendo Todaro anche legale rappresentante della società Operazioni e servizi portuali che si occupa dei rifiuti nel porto e che era debitrice, fino al pagamento del 6 giugno, nei confronti della Rap. La questione è stata portata all'attenzione del comune di Palermo dal consigliere del M5s e da una nota della Fp Cgil prima che Todaro pagasse il debito. ll capo area Roberto Giacomo Pulizzi ha quindi chiesto a Todaro di fornire, tra l'altro, documentati chiarimenti in merito alla sua paventata duplice posizione, fornire copia di eventuale comunicazione indirizzata agli altri amministratori ed al collegio sindacale, "al fine di averne dato notizia e prova della sua astensione alla partecipazione alle deliberazioni e ad ogni atto relativo ai rapporti tra le due società, fornire dettagliate notizie circa la tipologia dei servizi resi, la congruità delle condizioni contrattuali attuate, fornire dettagliate notizie circa l'ammontare dei crediti vantati dalla Rap ad oggi residui e le azioni realizzate per il recupero dei crediti medesimi segnalando sin d'ora che ogni eventuale inerzia o ritardo ingiustificato nel recupero dei crediti potrebbe configurare una responsabilità gestoria e potenzialmente integrare gli estremi di un danno erariale per la Rap e di riflesso per il Comune". Todaro ha fornito una lunga risposta al Comune dicendo tra l'altro che la sua "duplice posizione è stata resa nota al Socio, il quale, nella fase istruttoria propedeutica all'affidamento dell'incarico di presidente di Rap ha acquisito la dichiarazione" e che dopo il pagamento del 6 giugno l'importo residuo del debito è di circa 9000 euro.
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