[I have with me two gods, Persuasion and Compulsion. Temistocle] Ulteriori attacchi sono portati avanti in Iran da parte delle forze israeliane. Secondo i media locali, sono stati colpiti la raffineria di Tabriz e altri siti a Khorramabad, Kermanshah in Iran occidentale. Il consigliere del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Dmitry Gendelman, ha dichiarato oggi che le Forze di difesa israeliane (IDF) stanno ampliando la loro operazione contro il programma nucleare iraniano. “Le IDF stanno estendendo la loro operazione su larga scala in Iran, prendendo di mira il suo programma nucleare e in risposta all’aggressione continua del regime”, ha scritto Gendelman su Telegram. Il consigliere ha specificato che gli attacchi sono diretti contro strutture chiave, inclusi siti di lancio di missili balistici, basi militari e infrastrutture strategiche. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Tasnin, l’Iran ha attivato la “rete di difesa” nelle province di Teheran, Hormozgan, Kermanshah, Azerbaigian occidentale, Lorestan e Khuzestan “contro obiettivi ostili”. Le difese aeree sono entrate in azione nella città di Bandar Abbas, sulla costa meridionale dell’Iran, a causa di “una nuova ondata di attacchi israeliani”. Lo riporta l’emittente iraniana Press Tv. Secondo l’agenzia di stampa Tasnim, un drone israeliano ha colpito gli impianti del giacimento di gas di South Pars, innescando un incendio. South Pars rappresenta la metà iraniana del più grande giacimento di gas naturale al mondo; l’altra metà, North Dome, è di proprietà del Qatar. Gli Stati Uniti hanno consegnato circa 300 missili Hellfire a Israele martedì scorso, prima dell’attacco lanciato all’Iran. Secondo quanto spiegato al Middle East Eye da due funzionari Usa, “il trasferimento di una così grande quantità di Hellfire indica che l’amministrazione Trump fosse ben informata dei piani di attacco israeliani”. Gli Hellfire sono missili aria-terra a guida laser, utili per attacchi di precisione. Gli attacchi lanciati da Israele in Iran sono “un atto di aggressione vergognoso. Punto”. È quanto scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, aggiungendo che è “scioccante vedere i sostenitori e gli apologeti di Israele cercare di giustificare questa palese aggressione”. “Si stanno riducendo a complici volontari dei gravi crimini che Israele commette ogni giorno”, ha rimarcato Baqaei. L’esercito israeliano ha dichiarato oggi di aver “eliminato oltre 20 comandanti dell’apparato di sicurezza” iraniano dall’inizio dell’operazione “Rising Lion” lanciata contro l’Iran. Nella nota diffusa oggi, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno infatti annunciato la morte di altri due alti comandanti: il capo della Direzione intelligence dello Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, Gholam-Reza Marhabi, e il capo del sistema missilistico terra-terra dei Guardiani della rivoluzione, Mohammad Bagheri.
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