[Quel che esiste nel soggetto esiste nell’oggetto, con qualcosa in più; quel che esiste nell’oggetto esiste nel soggetto, con qualcosa in più. Goethe] Dei 701 milioni di metri cubi di capienza autorizzata negli invasi siciliani, dall'ultima rilevazione dello scorso 8 luglio effettuata dal dipartimento regionale dell'autorità di bacino risulta che attualmente ci sono 252 milioni di metri cubi di acqua (appena una settimana prima 260 milioni), che scendono a 115 sotto la voce "volume utile netto per utilizzatori" (120 milioni a inizio luglio). È questa la "fotografia" dell'emergenza idrica in Sicilia. Una situazione molto critica, considerato che a luglio 2023 il volume degli invasi era il doppio di metri cubi di acqua (528 milioni) di adesso. A svuotarsi sono il 20% di laghi e bacini siciliani, trenta in tutto. In molti casi il contatore dei metri cubi utilizzabili è fermo a zero - sono sostanzialmente prosciugati - come per gli invasi di Disueri (volume autorizzato 246.331 metri cubi, 112 mila il volume), Cimia (volume autorizzato 3 milioni di metri cubi, 777 mila il volume), Ogliastro (volume autorizzato 100 milioni di metri cubi, 22 milioni il volume), Piano del Leone (volume autorizzato oltre 4 milioni di metri cubi, zero il volume) e Zafferana (volume autorizzato 366 mila metri cubi, 16.659 mila il volume. È entrata in azione la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano. L'impianto permette un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania. Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. La siccità in Sicilia approda sul New York Times: "Dopo aver perso i raccolti a causa della mancanza d'acqua, l'isola teme ora di perdere anche i turisti", titola il quotidiano americano notando che parte dell'Italia meridionale e di altri paesi sono messe alla prova da una delle peggiori siccità in decenni. "Siamo costretti a sacrificare i danni all'agricoltura, ma dobbiamo cercare di non far danni al turismo perché si peggiorerebbero ulteriormente le cose", ha detto al giornale Salvatore Cocina, capo della protezione civile dell'isola, osservando che la stragrande maggioranza dell'acqua disponibile in Sicilia finisce ad uso agricolo. In confronto la popolazione ne usa solo una frazione anche quando durante l'estate arrivano milioni di turisti. L'impatto, a dispetto dei razionamenti, si è però fatto sentire su alcune strutture turistiche minori: "Alcuni piccoli bed and breakfast hanno dovuto ritirare stanze dal mercato o indirizzare i clienti ad altri hotel", ha detto al Times Francesco Picarella, responsabile di Federalberghi ad Agrigento. A suo avviso però, hanno creato più danni gli articoli di giornali che hanno parlato di turisti in fuga a causa dell'assenza di acqua: "Le prenotazioni sono calate significativamente dopo la pubblicazione di queste notizie, provocando un intervento della Regione per salvare al stagione turistica". L’Italia è la quarta Nazione in Unione europea per stress idrico (ovvero il rapporto tra prelievi idrici totali e disponibilità di acqua superficiale e sotterranea), posizionandosi dietro a Belgio, Grecia e Spagna, ed è il primo Paese in Ue per perdite economiche legate all’alterazione del clima. Sono dodici le regioni italiane esposte a un elevato tasso di stress idrico, in particolare Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia.
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