martedì 11 marzo 2025

Groenlandia al voto

[La televisione, mio caro Daniel, è l’Anticristo. Mi creda, nel giro di tre o quattro generazioni la gente non sarà più nemmeno in grado di scoreggiare da sola e l’essere umano regredirà all’età della pietra, alla barbarie medievale, a uno stadio che la lumaca aveva già superato all’epoca del pleistocene. Carlos Ruiz Zafón]  I quasi 60.000 cittadini groenlandesi hanno votato in massa per le elezioni legislative. Il voto è stato contraddistinto dalle dichiarazioni di Donald Trump, che vuole l'isola artica con insistenza a volte minacciosa. La partecipazione al voto, secondo i funzionari elettorali, è stata alta nell'unico seggio elettorale di Nuuk, la capitale. Inizialmente previsto per le 20, l'orario di chiusura dei seggi è stato prolungato di mezz'ora per consentire a tutti gli elettori in fila di esprimersi. I risultati sono attesi nelle prossime ore.  "Come ho detto chiaramente nel discorso al Congresso, gli Stati Uniti sostengono fermamente il diritto del popolo della Groenlandia di determinare il suo futuro. Continueremo a mantenervi al sicuro, come facciamo dalla seconda guerra mondiale. Siamo pronti a investire miliardi di dollari per creare posti di lavoro e farvi ricchi. E, se lo desiderate, vi accogliamo come parte del più grande Paese del mondo, gli Stati Uniti". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è “imprevedibile”. Se ne è ha lamentato il primo ministro della Groenlandia, Mute Egede, in un’intervista all’emittente pubblica danese DR, trasmessa alla vigilia delle elezioni parlamentari nel territorio autonomo danese. L'”ordine mondiale sta vacillando su molti fronti”, ha dichiarato Egede, lamentando “un presidente americano che è molto imprevedibile e che di conseguenza preoccupa le persone”. Malgrado la nuova amministrazione americana insista nel dire che vuole “prendere” la Groenlandia, il capo del governo ha ribadito che i groenlandesi, che mirano all’indipendenza, non vogliono essere né danesi né americani. “Con quello che è successo di recente, quello che il presidente americano ha detto e fatto, non vogliamo essere così vicini (agli Stati Uniti, ndr), come forse volevamo essere prima”, ha spiegato, criticando il presidente Trump per non averli trattati “con rispetto”‘.Quello che conta dopo le elezioni di domani è una “solida” tabella di marcia per l’indipendenza, che descriva in particolare la diversificazione dell’economia dell’enorme isola artica e lo sviluppo di alcune industrie come il turismo, l’industria mineraria e l’energia verde, ha aggiunto Egede. Il leader politico vede il futuro della Groenlandia “all’interno dell’alleanza occidentale”. Ci sono “questioni di sicurezza e di politica di difesa che ci impongono di allearci con altri Paesi”, ha dichiarato.

1 commento:

  1. L'opposizione di centrodestra ha vinto le elezioni legislative in Groenlandia. Lo ha riferito il canale pubblico groenlandese Knr. Il voto è stato contraddistinto da un'ondata di nazionalismo per chiedere che l'isola artica, ambita da Donald Trump, raggiunga rapidamente l'indipendenza. Il voto ha premiato il partito democratico, formazione "social-liberale", con oltre il 30% dei voti. Bene anche i nazionalisti di Naleraq con il 23%. Netto calo infine per i partiti del governo uscente: gli ambientalisti di sinistra di Inuit Ataqatigiit sono al 21 (-15 % rispetto al 2021) e i socialdemocratici di Siumut al 15% (-14%). 

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