lunedì 2 settembre 2024

Corridoio Filadelfia strategico

 [Alcune persone diventano poliziotti perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore. Alcune diventano vandali perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore da vedere. Banksy] Hamas ha pubblicato un video che mostra Eden Yerushalmi, rapita il 7 ottobre e giustiziata a Gaza e il cui corpo, insieme ad altri cinque, è stato recuperato dalle truppe dell'Idf nel weekend. Lo riporta il Times of Israel.La famiglia di Yerushalmi ha approvato la pubblicazione di una breve parte del video. Nel video la giovane si rivolge alla sua famiglia: "Voglio rivolgermi alla mia cara famiglia, che amo e di cui sento tanto la mancanza. Mamma, papà, Shani, May, vi amo così tanto", dice. "Eden, anche noi ti amiamo e ci manchi da morire. Sarai per sempre nei nostri cuori", ha scritto dopo la pubblicazione del video la sua famiglia in una dichiarazione rilasciata dall'Hostages and Missing Family Forum.Il video completo si conclude con il messaggio: "Accordo di scambio... libertà e vita, pressione militare... morte e fallimento", in arabo, ebraico e inglese.  "Chiedo scusa alle famiglie degli ostaggi per il fatto che non siamo riusciti a riportarli a casa vivi. Hamas pagherà per questo un duro prezzo. Siamo nel pieno di una guerra esistenziale contro l'Iran, la nostra vittoria dipende dalla nostra unione". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa a Gerusalemme per la prima uscita pubblica dopo il ritrovamento dei sei giovani ostaggi uccisi a Gaza.  "Il conseguimento degli obiettivi della guerra passano per il Corridoio Filadelfia.Venti anni fa mi sono dimesso dal governo Sharon proprio su questo punto: dobbiamo controllare l'asse al confine tra Gaza e l'Egitto, è una questione politica fondamentale". Lo ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu in conferenza stampa a Gerusalemme, annunciando che non ci sarà nessun ritiro dell'esercito israeliano da quel corridoio.  Migliaia di persone in processione, con canti, preghiere e bandiere israeliane innalzate al cielo, hanno accompagnato il feretro di Hersh Goldberg-Polin dalla sua casa al cimitero di Gerusalemme, dov’è stato sepolto. Il 23enne israelo-americano era uno dei sei ostaggi, rapiti dal movimento estremista palestinese Hamas il 7 ottobre 2023 durante il massacro al festival musicale del Kibbutz Re’im, nel Sud d’Israele, i cui cadaveri sono stati ritrovati nei giorni scorsi a Gaza. “Come essere umano, come padre e come presidente dello Stato di Israele – ha detto Isaac Herzog – voglio dire quanto sono dispiaciuto. Quanto mi dispiace che non abbiamo protetto Hersh in quel giorno buio. Quanto mi dispiace che non siamo riusciti a riportarlo a casa”.Distrutti i familiari del giovane pacifista che, come il presidente, hanno continuato a chiedere scusa per non essere stati in grado di proteggere Hersh e gli altri ostaggi. “Ti chiedo perdono Hersh – ha detto il papà, Jon – abbiamo fallito nei confronti di tutti voi. Avreste spinto più forte per la giustizia, si sarebbe lavorato per capire l’altro, per colmare le differenze. Avreste sfidato più persone a mettere in discussione il proprio pensiero”.“Per 23 anni ho avuto il privilegio e l’onore stupefacente di essere la mamma di Hersh – ha aggiunto la mamma, Rachel – rendo grazie per questo. Avrei solo voluto che il tempo fosse stato più lungo”. La processione per il funerale dell’attivista ha coinciso con il grande sciopero indetto dal più grande sindacato di lavoratori israeliano per fare pressione sul governo affinché raggiunga un accordo di cessate-il-fuoco con Hamas, per la liberazione degli ostaggi rimasti. Secondo l’Afp, l’attacco di Hamas del 7 ottobre ha provocato la morte di 1.205 persone, per lo più civili, compresi gli ostaggi uccisi durante la prigionia. I raid israeliani contro Hamas, invece, finora hanno ucciso almeno 40.786 persone a Gaza, per la maggior parte donne e bambini. "Lo sciopero è una vergogna.     State dicendo a Sinwar: avete ucciso sei persone, qui noi vi sosteniamo". Lo ha detto durante la riunione di governo il premier Benyamin Netanyahu nella sua prima dichiarazione dopo la proclamazione dello sciopero generale, come riferisce Ynet. Il primo ministro ha attaccato duramente i dimostranti scesi in strada e si è opposto alla richiesta del ministro della Difesa Yoav Gallant di annullare la decisione del governo di restare nell'asse di Filadelfia. Lo sciopero, nel frattempo è finito.

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