mercoledì 28 agosto 2024

Rastrellamenti in Cisgiordania

[Não existem métodos fáceis para resolver problemas difíceis. Non ci sono metodi semplici per risolvere problemi difficili. Cartesio] Un ostaggio israeliano è stato tratto in salvo vivo dalle truppe dell'Idf questa mattina da un tunnel nella Striscia di Gaza meridionale, ha annunciato l'esercito.    L'ostaggio liberato è Qaid Farhan al-Qadi, 52 anni, di una comunità beduina nei pressi della città meridionale di Rahat, rapito dai terroristi di Hamas nella vicina comunità di Mivtahim. L'operazione è stata guidata dal Comando meridionale dell'Idf, dall'agenzia di sicurezza Shin Bet e dalla 162ma divisione dell'esercito. L'uomo sarebbe in buone condizioni di salute. Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha parlato al telefono con al-Qadi: "L'intera nazione di Israele è emozionata per il suo salvataggio", ha affermato l'ufficio del premier. Il primo ministro ha dichiarato che "continuerà a fare tutto il possibile per riportare a casa tutti gli ostaggi". Le forze dell'esercito israeliano hanno recuperato a Gaza il corpo di un soldato ucciso durante il massacro del 7 ottobre e portato a Gaza dai terroristi.La famiglia ha chiesto che non venga pubblicato il suo nome. Il sito di Jewish Chronicle, solitamente ben informato, riferisce fonti di intelligence secondo cui il leader di Hamas Yahya Sinwar si è circondato di 22 ostaggi vivi ed ammanettati e li sta utilizzando nei tunnel come scudi umani per proteggersi da un attacco da parte di Israele. Gli altri rapiti, vivi o morti, sono tenuti prigionieri da gruppi minori come il Fronte popolare per la liberazione della Palestina, le brigate Mujahideen, le al-Nasser Salah al-Deen e le brigate dei martiri di al-Aqsa. L'Idf avrebbe avuto diverse opportunità di eliminarlo ma gli attacchi non sono stati autorizzati per non uccidere i 22 ostaggi.      Le forze israeliane hanno ordinato ai cittadini del campo profughi di Nur Shams, a est di Tulkarem, di lasciare il campo entro quattro ore. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, a cui fonti della sicurezza dell'Anp hanno riferito che l'Idf intende allestire una postazione militare nel quartiere al-Maslakh del campo per perquisire i residenti prima di evacuarli. Le forze israeliane hanno imposto un coprifuoco nell’area orientale di Jenin, nel nord della Cisgiordania, impedendo ai residenti di lasciare le loro abitazioni. Lo riportano fonti locali, citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui i militari israeliani stanno conducendo “raid su larga scala nelle case dei cittadini, sottoponendoli a interrogatori”. Le forze israeliane hanno compiuto una serie di operazioni in zone della Cisgiordania, in cui è stata anche ordinata l’evacuazione di alcuni villaggi. Irruzione nel centro medico della Mezzaluna rossa palestinese nel campo profughi di Al-Far’a, a sud di Tubas, in Cisgiordania, dove hanno fermato il personale e interrotto ogni comunicazione. È quanto riferisce su X la Mezzaluna rossa palestinese, pubblicando un video del raid israeliano che mostra i paramedici allineati contro un muro. “Nell’area di Jenin, tre terroristi armati che rappresentavano una minaccia per le forze di sicurezza sono stati eliminati in un attacco aereo – recita un comunicato delle Forze di difesa israeliane (Idf) – inoltre, nelle aree di Jenin e Tulkarem, le forze hanno eliminato altri due terroristi armati, hanno arrestato sospetti ricercati e localizzato e sequestrato armi tra cui M-16, munizioni e altro equipaggiamento militare”. Nell’area del campo profughi al Far’a “un aereo ha colpito ed eliminato quattro terroristi armati che rappresentavano una minaccia per le forze”.


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