venerdì 9 agosto 2024

Altri 3,5 mld a Israele

[La gente dice che i graffiti sono antiestetici, da irresposabili e immaturi.. ma questo e’ vero solo quando sono stati fatti bene. Banksy] Joe Biden ha parlato  con il premier israeliano Benyamin Netanyahu e "ha ribadito il suo impegno per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall'Iran, compresi i gruppi terroristici che sostiene come Hamas, Hezbollah e gli Houthi". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Il presidente inoltre "ha discusso gli sforzi per sostenere la difesa di Israele contro le minacce, compresi i missili balistici e i droni, per includere nuovi schieramenti militari difensivi americani". Il presidente americano ha discusso degli sforzi per sostenere la difesa di Israele contro le minacce, compresi missili balistici e droni, includendo i nuovi dispiegamenti militari difensivi degli Stati Uniti. Oltre a questo impegno per la difesa di Israele, il presidente ha sottolineato l’importanza degli sforzi in corso per attenuare le tensioni più ampie nella regione. Alla telefonata, fa sapere sempre la Casa Bianca, ha partecipato anche la vicepresidente, Kamala Harris. Gli Stati Uniti hanno sbloccato 3,5 miliardi di dollari per Israele da spendere in armi e attrezzature militari statunitensi. Lo riporta la Cnn.     Il finanziamento a Israele è essenzialmente denaro che lo Stato ebraico può utilizzare per acquistare sistemi d'arma avanzati e altre attrezzature dagli Stati Uniti attraverso il Foreign Military Financing Program ma ci vorrà del tempo. I fondi provengono dalla manovra da 14,1 miliardi di dollari approvata dal Congresso in aprile. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è detto "profondamente" dispiaciuto per il massacro del 7 ottobre di Hamas, costato la vita a 1.200 persone. In un'intervista alla rivista Time, gli è stato chiesto se avesse intenzione di scusarsi per i fallimenti che hanno portato a quell'attacco. "Scusarsi?", ha chiesto lui in risposta, rispondendo: "Certo, certo. Mi dispiace, profondamente, che sia successo qualcosa del genere. E ti guardi sempre indietro e dici: Avremmo potuto fare cose che avrebbero potuto impedirlo?". Finora Netanyahu non si è mai ufficialmente assunto la responsabilità per quanto accaduto, a differenza dei vertici della sicurezza e dell'intelligence. Per Israele ora è il tempo della guerra, poi ci sarà modo di ragionare sulle responsabilità per il massacro del 7 ottobre, ha ribadito Netanyahu. "Penso che esamineremo tutto questo, quella questione, e la esamineremo in dettaglio, cosa è successo esattamente? Come è successo? Come è avvenuto questo fallimento dell'intelligence, della capacità operativa e di altre politiche che hanno contribuito?", ha affermato. "Ci sarà abbastanza tempo per affrontarlo. Ma penso che affrontarlo ora sia un errore. Siamo nel mezzo di una guerra, una guerra su sette fronti. Penso che dobbiamo concentrarci su una cosa: vincere", ha sottolineato. Israele ha commesso un costoso "errore strategico" con l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran la scorsa settimana, ha ribadito il ministro degli Esteri iraniano ad interim in un'intervista all'agenzia Afp.Tel Aviv ha compiuto un errore strategico. "L'atto compiuto dai sionisti a Teheran è stato un errore strategico perché costerà loro molto", ha detto Ali Bagheri Kani un giorno dopo aver partecipato a una sessione straordinaria dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) nella città costiera saudita di Gedda. Sebbene Israele non abbia commentato la morte di Haniyeh, l'Iran ha giurato di vendicarsi, mettendo la regione in bilico. Bagheri ha accusato Israele di voler "estendere la tensione, la guerra e il conflitto ad altri Paesi". "I sionisti non sono in grado di iniziare una guerra contro la Repubblica islamica dell'Iran", ha denunciato il ministro. "Non hanno né la capacità  né la forza", ha concluso.Israele ha commesso un costoso "errore strategico" con l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran la scorsa settimana, ha ribadito il ministro degli Esteri iraniano ad interim in un'intervista all'agenzia Afp. Per Israele Hezbollah colpirà prima di Iran. Israele è sempre più convinto che sarà Hezbollah, piuttosto che l'Iran, a lanciare per primo una ritorsione nei prossimi giorni, mentre Teheran starebbe riconsiderando l'attacco su larga scala minacciato dopo l'uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo ha riferito la Cnn, citando fonti dell'intelligence secondo le quali il movimento sciita libanese sembra sempre più intenzionato ad agire "indipendentemente" per vendicare l'uccisione del comandante militare Foaud Shukr. Israele è sempre più convinto che sarà Hezbollah, piuttosto che l'Iran, a lanciare per primo una ritorsione nei prossimi giorni, mentre Teheran starebbe riconsiderando l'attacco su larga scala minacciato dopo l'uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo ha riferito la Cnn, citando fonti dell'intelligence secondo le quali il movimento sciita libanese sembra sempre più intenzionato ad agire "indipendentemente" per vendicare l'uccisione del comandante militare Foaud Shukr.


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