mercoledì 3 luglio 2024

Trump pensa? Si salvi chi può

[Nietzsche fu il primo a sentire l’infinita poesia che si sprigiona da questa città tranquilla ed ordinata, costruita in una pianura adorna di dolci colline, di parchi romantici, di castelli e di palazzi solenni. Giorgio De Chirico] Donald Trump sta pensando, nel caso venisse di nuovo eletto alla Casa Bianca, a un piano per mettere fine alla guerra in Ucraina, che prevedrebbe di trattare con Putin per fermare la potenziale estensione della Nato all'Ucraina, ma anche alla Moldavia e alla Georgia, e per concordare quali territori Kiev debba cedere a Mosca in cambio della pace. Un'ipotesi che vanificherebbe la promessa, finora vaga, di adesione all'Alleanza da parte di Kiev.Il sito americano Politico nell'editoriale - un'analisi su dove andrebbe la Nato nel caso di una vittoria trumpiana - cita a proposito come fonti due esperti della sicurezza nazionale allineati all'ex presidente e informate su quanto accade nella "cerchia ristretta" di Trump. Trump ha poi in mente una Nato a due velocità, o meglio, una Nato di serie A e di serie B, in cui il discrimine sarebbe la spesa per la difesa al 2% del Pil: chi non raggiungerà questa soglia "non godrebbe della generosità difensiva e delle garanzie di sicurezza offerte dagli Stati Uniti", scrive Politico. L'Italia è fra i Paesi membri dell'Alleanza che spende meno del 2%.     L'idea, scrive il sito, era già stata evocata dall'ex collaboratore militare di Trump, gen. Keith Kellogg. E all'obiezione che questa politica sarebbe in contrasto con l'articolo 5 del Trattato, che obbliga i membri dell'Alleanza ad intervenire in aiuto ad un altro Stato membro attaccato, gli esperti che lavorano con Trump sul suo piano ritengono che il testo dell'art. 5 sia sufficientemente vago e non implichi necessariamente l'intervento militare armato.     Trump ha più volte dichiarato da presidente Usa che gli alleati "si approfittano" dell'America e non spendono quanto dovrebbero e più di recente ha anche invitato la Russia "a fare quello che vuole" con i Paesi membri della Nato poco propensi a spendere. Nello stesso articolo di Politico si parla anche di un piano di pace di Trump sull'Ucraina, che prevedrebbe di trattare con Putin sulla cessione di territori ucraini a Mosca e la garanzia che Kiev non entri nella Nato.     Mosca intanto risponde alle indiscrezioni: "La Russia non dialoga con Trump sulle condizioni per raggiungere la pace in Ucraina", ha detto il portavoce del presidente russo, Dmitrij Peskov, secondo Interfax."Se Trump sa come porre fine a questa guerra, dovrebbe dircelo oggi". È l'appello di Volodymyr Zelensky al candidato repubblicano alla Casa Bianca in un'intervista a Bloomberg TV. "Se ci sono rischi per l'indipendenza dell'Ucraina, dobbiamo essere preparati", ha detto il leader di Kiev, sottolineando che il suo popolo ha il diritto di sapere se "dopo il 5 novembre, quando gli americani andranno alle urne, avranno ancora il potente sostegno degli Stati Uniti".Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice americana in Russia Lynne Tracy in relazione all’attacco missilistico ucraino su Sebastopoli avvenuto  e secondo Mosca utilizzando missili ATACMS: un “nuovo sanguinoso crimine del regime di Kiev, sponsorizzato e armato da Washington”, si legge nella nota del ministero che parla di un raid “mirato contro la popolazione civile di Sebastopoli, accompagnato da numerose vittime, tra cui bambini”. “Le azioni di Washington che incoraggiano le autorità filo-naziste dell’Ucraina a intraprendere un’azione militare non rimarranno impunite”, ha aggiunto il ministero parlando di misure di risposta. Gli Stati uniti, secondo il ministero russo, hanno le medesime responsabilità dell’Ucraina in merito all’attacco, si legge sulle agenzie russe.


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