giovedì 27 giugno 2024

Via dal Libano

[Se sai dove guardare, Firenze è il paradiso.Dan Brown] L'ambasciata americana a Beirut ha esortato i cittadini a "riconsiderare fortemente" i viaggi in Libano perché, si legge sul sito, "l'ambiente di sicurezza rimane complesso e può cambiare rapidamente".     "In particolare - si legge sul sito dell'ambasciata a Beiurt - richiamiamo la vostra attenzione sul Country Summary in cui si avverte che il governo libanese non può garantire la protezione dei cittadini statunitensi contro improvvisi scoppi di violenza e conflitti armati. I cittadini statunitensi in Libano non dovrebbero recarsi nel Libano meridionale, nella zona di confine tra Libano e Siria o negli insediamenti di rifugiati". Sei già là? Lascia il Paese finché ci sono voli commerciali", si legge in un post su X del ministero degli Esteri olandese, secondo cui "la situazione sta diventando sempre più instabile con il rischio di un ulteriore inasprimento del conflitto tra Israele ed Hezbollah". In un analogo messaggio, il ministero degli Esteri tedesco ha scritto su X che "ai tedeschi in Libano viene chiesto urgentemente di lasciare il Paese. La situazione al confine tra Israele e Libano è molto tesa".  "Sosteniamo fermamente l'accordo del presidente Biden, che Israele ha accettato, e ora Hamas deve accettare, o subirne le conseguenze". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant prima di lasciare gli Usa dove è stato un visita di stato. "Siamo impegnati a riportare a casa gli ostaggi. Senza eccezione. Ci impegniamo a difendere la nostra gente. Ma sia chiaro - ha aggiunto - che la nostra guerra non è contro il popolo di Gaza. La nostra guerra non è contro il popolo libanese. La nostra guerra è contro Hamas, Hezbollah e il loro sostenitore: il regime iraniano". Con gli Usa ci sono "progressi significativi" con la rimozione degli "ostacoli" sullo sblocco dell'invio delle armi a Israele. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant al termine dell'incontro a Washington con il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. "Ci sono stati progressi significativi. Sono stati rimossi gli ostacoli e - ha sottolineato - affrontate le strettoie al fine di portare avanti una serie di questioni e più specificamente il tema del potenziamento delle forze e della fornitura di munizioni per Israele". "Vorrei ringraziare l'amministrazione Usa e gli americani per il loro duraturo sostegno".


Nessun commento:

Posta un commento