mercoledì 26 giugno 2024

Ricavi dimezzati per Zim

[Quando você ensina o seu filho, ensina também o filho do seu filho. Quando insegni a tuo figlio, insegni anche il figlio di tuo figlio. Talmud] È stato un 2023 da dimenticare per la compagnia israeliana Zim che ha annunciato i dati finanziari riportando un trend decisamente negativo rispetto al 2022 in linea con le altre principali compagnie di trasporto container. La compagnia israeliana realizzato 5,16 miliardi di dollari di ricavi, più che dimezzando i 12,56 miliardi di dollari dell’anno precedente. Una diminuzione causata soprattutto dalla vistosa discesa delle tariffe di nolo, arrivate a 1.203 dollari nel 2023, dopo aver raggiunto quota 3.240 dollari nell’anno precedente. Un altro dato significativo è rappresentato dalla perdita netta: 2,7 miliardi di dollari. L’anno precedente Zim aveva registrato un utile di 4,6 milioni di dollari. Eli Glickman, presidente e ceo di Zim, è comunque fiducioso. “Stiamo rinnovando la flotta, abbiamo 46 nuove portacontainer che andranno ad arricchirla. Puntiamo a una diminuzione dei costi e dei consumi con unità alimentate a gnl, come le 24 nuove navi consegnate fino a oggi. E nel corso dell’anno arriveranno altre 22 portacontainer”.Alle sei del mattino del 25 giugno il Calp (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali), i sindacati Si Cobas e Usb, i giovani palestinesi, gli studenti di Osa e Cambiare Rotta e varie altre associazioni pacifiste e anti-militariste hanno bloccato i varchi portuali genovesi di Albertazzi, San Benigno e Ponte Etiopia per protestare contro il transito delle navi che trasportano armi dirette in Israele ed esprimere solidarietà alla Palestina.“Bloccando il porto di Genova – spiegano i lavoratori del Calp- simbolicamente blocchiamo la guerra nella sua configurazione logistica”. Navi cargo cariche di razzi, esplosivi e munizioni made in India verrebbero inviate in Israele per supportare la guerra contro il gruppo palestinese Hamas, secondo quanto emerge da indiscrezioni a mezzo stampa. Alcune aziende di Nuova Delhi che commerciano con Israele hanno ammesso che le esportazioni di armamenti verso Tel Aviv stanno continuano durante il conflitto a Gaza. Lo rivela l'emittente televisiva araba "Al Jazeera", che cita come fonti alcuni documenti di industrie che operano nel settore difesa forniti dalla rete pacifista di Red Solidaria contro la Ocupación de Palestina (Rescop). A sostegno di questi documenti ci sarebbero testimonianze video che mostrano i resti di un missile indiano esploso in un campo rifugiati delle Nazioni Unite a Nusseirat, Gaza, il 6 giugno 2024. Tra le società coinvolte ci sarebbe proprio la Premier Explosives Limited, che produce razzi. In particolare, l'inchiesta giornalistica ha permesso di ricostruire il viaggio della nave cargo "Borkum", battente bandiera di Antigua e Barbuda, bloccata a metà maggio in Spagna. Il mercantile trasportava esplosivi imbarcati ad aprile nel porto di Chennai, la capitale dello Stato indiano del Tamil Nadu, ed era diretta allo scalo marittimo israeliano di Ashdod. Stesso percorso per l'unità navale "Marianne Danica" con a bordo 27 tonnellate di esplosivi.

Nessun commento:

Posta un commento