[Tutto questo fragoroso e vertiginoso meccanismo della vita, non può produrre ormai altro che stupidità. Stupidità affannose e grottesche! Che uomini, che intrecci, che passioni, che vita, in un tempo come questo? La follia, il delitto, o la stupidità. Vita da cinematografo! I Quaderni di Serafino Gubbio] Israele ha promesso che nel corso della notte tra martedì e mercoledì i suoi aerei da combattimento continueranno a colpire "con forza" nelle prossime ore "in Medio Oriente". Lo ha dichiarato in un comunicato il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari, dopo che l'Iran ha attaccato Israele lanciando 180 missili verso il suo territorio. "L'aeronautica militare continua a operare a pieno regime e stanotte continueremo a colpire con forza in Medio Oriente come facciamo da un anno", ha dichiarato Hagari. L'Idf ha annunciato un attacco in corso a sud di Beirut, in particolare nel quartiere di Dahiyeh, dove venerdì scorso è stato ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. "Stiamo attaccando obiettivi dei terroristi di Hezbollah", ha precisato l'esercito israeliano in una nota. Il Centro siriano per i Diritti Umani, affiliato all'opposizione nel Paese, ha riferito che le milizie iraniane stanno evacuando il loro quartier generale dalla città di al-Bukhamal, al confine con l'Iraq, per paura di un attacco israeliano. Lo riporta Haaretz. "L'Iran ha fatto un grosso errore stasera e ne pagherà le conseguenze". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu al gabinetto di sicurezza, citato dai media israeliani. Il segretario alla Difesa britannico John Healey ha condannato "l'attacco dell'Iran contro Israele", affermando che ieri le forze del Regno Unito hanno "svolto la loro parte per prevenire un'ulteriore escalation in Medio Oriente". In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, Healey ha ringraziato "tutto il personale britannico coinvolto nell'operazione per il suo coraggio e la sua professionalità" e ha assicurato che Londra sostiene "pienamente il diritto di Israele a difendere il suo paese e il suo popolo dalle minacce". Sul suo sito web, l'agenzia di stampa britannica Reuters afferma che al momento il Ministero della Difesa di Londra non fornisce informazioni su come le forze del Regno Unito siano state coinvolte. Violento attacco a Israele con due ondate di missili, per un totale di 180, scagliati dall'Iran. Alla popolazione è stato ordinato di entrare nei rifugi al suono delle sirene d'allarme. Gli attacchi avrebbero però avuto conseguenze limitate: l'Idf ha fatto sapere che schegge o razzi sono caduti a Tel Aviv, vicino al Mar Morto, nel sud del Paese e nella regione di Sharon. Biden ha dato indicazione all'esercito Usa di abbattere i missili dell'Iran. La Guida suprema iraniana Ali Khamenei ha fatto sapere che "l'Iran è ora in stato di guerra", minacciando tutti i Paesi che sosterranno Israele. A Jaffa, nel sud dell'area metropolitana di Tel Aviv, due uomini con armi automatiche e coltelli hanno colpito i passeggeri in un vagone del metrò leggero e hanno sparato sulle persone in quel momento presenti sulla banchina. Sei i morti alla fine dell'attacco. Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato "con la massima fermezza i nuovi attacchi dell'Iran contro Israele" e ha affermato che Parigi "ha mobilitato" ieri "le sue risorse militari in Medio Oriente per contrastare la minaccia" di Teheran. Lo ha dichiarato l'Eliseo, in un comunicato diffuso al termine di un consiglio di difesa. Macron ha chiesto che "Hezbollah cessi le sue azioni terroristiche contro Israele e la sua popolazione", ricordando che la Francia è "impegnata per la sicurezza" dello Stato ebraico. Il presidente ha inoltre chiesto alle autorità israeliane di "porre fine il più rapidamente possibile" alle loro "operazioni militari" e ha invitato più in generale "tutti gli attori coinvolti nella crisi in Medio Oriente" a "dare prova della massima moderazione". La Francia "organizzerà molto presto una conferenza a sostegno del popolo libanese e delle sue istituzioni", afferma l'Eliseo. Macron ha chiesto al capo della diplomazia francese Jean-Noel Barrot di "visitare nuovamente il Medio Oriente", viene aggiunto in un comunicato diffuso stanotte. Dopo un viaggio a Beirut nei giorni scorsi, Barrot "consulterà tutti coloro che hanno un ruolo da svolgere per avviare la riduzione della tensione e trovare soluzioni durature all'attuale crisi in tutti i suoi aspetti, in particolare per quanto riguarda la situazione in Libano e a Gaza".
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