[Chi vive, quando vive, non si vede: vive… Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte.Novelle per un anno] Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarà a New York oggi e venerdì mattina parlerà all'Assemblea Generale Onu. Lo ha detto l'ambasciatore al Palazzo di Vetro Danny Danon prima della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sul Libano. L'esercito israeliano ha annunciato di aver compiuto attacchi mirati alla periferia meridionale di Beirut. Nel mirino, secondo fonti vicine a Hezbollah, un comandante del gruppo sciita libanese. Le sirene d'allarme sono state attivate questa mattina nel centro di Tel Aviv e a Gush Dan, poco dopo le 5,30 ora italiana, per il lancio di un missile terra-terra dal Libano. Lo ha detto l'esercito israeliano (Idf). Il missile è stato intercettato e oggi le scuole apriranno normalmente. È la prima volta che Hezbollah prende di mira Tel Aviv da quando ha cominciato a lanciare razzi su Israele dopo il 7 ottobre. I lanci hanno interessato altre località di Israele centrale: Gush Dan, Ramat Gan, Tolemy Elazar e Mensha. Per il momento non risultano cadute di ordigni. Intanto, una fonte della sicurezza libanese afferma che un attacco israeliano ha colpito un paio di ore fa la zona di Saadiyat vicino a Beirut. "Un attacco israeliano ha colpito Saadiyat" sulla costa a circa 20 chilometri a sud di Beirut, prendendo di mira un "magazzino", afferma la fonte della sicurezza, che chiede l'anonimato in quanto non autorizzata a parlare con i media. I giornalisti dell'Afp nella capitale hanno riferito di aver sentito un'esplosione. Un funzionario militare israeliano ha affermato che Israele si sta concentrando sulle operazioni aeree e non ha piani immediati per un'operazione via terra. Lo riporta Haaretz.Il funzionario ha affermato che gli attacchi mirano a limitare la capacità di Hezbollah di lanciare ulteriori attacchi contro Israele. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant afferma che gli attacchi stanno "distruggendo" le infrastrutture di Hezbollah che erano state costruite per decenni, e che il leader Hezbollah, Hassan Nasrallah, ora è rimasto solo. Lo riferiscono i media israeliani. "In questi giorni stiamo distruggendo ciò che Hezbollah ha costruito in 20 anni. Nasrallah è rimasto solo al vertice, intere unità della Forza Radwan sono state messe fuori servizio e decine di migliaia di razzi sono stati distrutti", ha affermato dal suo ufficio. Lanciare attacchi "più estesi e precisi" in Libano, consigliando ai civili libanesi di "stare lontani dagli obiettivi di Hezbollah" nel sud del Paese. In un briefing coi media, il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha spiegato che gli attacchi israeliani in Libano "continueranno nel prossimo futuro". "Consigliamo ai civili dei villaggi libanesi che si trovano all'interno e accanto a edifici e aree utilizzati da Hezbollah per scopi militari, come quelli utilizzati per immagazzinare armi, di allontanarsi immediatamente dal pericolo per la propria sicurezza", ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari in conferenza stampa, in un raro appello rivolto dall'esercito israeliano al popolo libanese. "L'Idf si impegnerà in attacchi (più) estesi e precisi contro obiettivi terroristici che sono ampiamente radicati in tutto il Libano". Hagari ha affermato che l'esercito ha lanciato nuovi attacchi contro i siti di Hezbollah questa mattina e che "gli attacchi continueranno nel prossimo futuro". L'esercito israeliano ha suggerito che potrebbe essere necessaria un'incursione di terra in Libano per proteggere i suoi obiettivi di guerra. Lo scrive il Guardian, secondo cui a una domanda su una possibile incursione di terra in Libano, il portavoce militare Daniel Hagari ha risposto che Israele "farà tutto il necessario" per riportare i residenti evacuati dal nord di Israele alle loro case in sicurezza, una priorità di guerra per il governo di Netanyahu. Hagari ha spiegato che l'esercito ha iniziato a colpire in modo massiccio Hezbollah in Libano dopo aver identificato l'intenzione da parte dei miliziani di sparare su Israele.Da questa mattina Idf ha colpito più di 150 obiettivi di Hezbollah in Libano utilizzando decine di caccia provenienti da diverse squadriglie dell'aeronautica militare. I raid - afferma l'esercito - sono stati lanciati dopo che l'Idf ha individuato preparativi di Hezbollah per condurre massicci attacchi missilistici contro Israele. La Cina ha esortato i suoi cittadini in Israele a lasciare il Paese "il prima possibile" mentre aumentano le tensioni tra lo Stato ebraico ed Hezbollah. "La situazione lungo il confine tra Israele e Libano è estremamente tesa", scrive l'ambasciata cinese in Israele in una nota. "La situazione della sicurezza in Israele rimane grave e imprevedibile". L'ambasciata ha esortato i cinesi in Israele a "tornare nel proprio Paese il prima possibile o a spostarsi in un'area sicura". Il mese scorso la Cina ha chiesto ai suoi cittadini in Libano di andarsene dopo che un raid israeliano ha ucciso un importante militante palestinese. L'agenzia ufficiale libanese (Ani) ha annunciato che i libanesi hanno ricevuto messaggi sui loro telefoni fissi da Israele che chiedevano loro di evacuare i luoghi in cui si trovavano. L'ufficio del ministro dell'Informazione ha dichiarato all'Afp di aver ricevuto tale avviso. "I residenti a Beirut e in diverse regioni hanno ricevuto messaggi sulla rete telefonica fissa, la cui fonte è il nemico israeliano, che chiedono loro di evacuare rapidamente i luoghi in cui si trovano", ha dichiarato l'Ani. L'ufficio del ministro dell'Informazione Ziad Makari a Beirut ha dichiarato all'AFP di aver ricevuto una chiamata di questo tipo. Le Guardie della Rivoluzione dell'Iran hanno ordinato ai loro membri di non utilizzare qualsiasi dispositivo di comunicazione, dopo l'esplosione di migliaia di cercapersone e walkie talkie in dotazione a membri di Hezbollah in Libano la scorsa settimana. Lo hanno affermato alti funzionari della Sicurezza di Teheran, come riporta Reuters sul suo sito, mentre uno di loro ha fatto sapere che è in corso un'operazione su larga scala da parte dei pasdaran per ispezionare tutti i dispositivi, non solo apparecchiature di comunicazione, e che la maggior parte di questi sono prodotti localmente o importati da Cina e Russia.
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