martedì 17 settembre 2024

A Genova si patteggia

[Avete voi riso della favola della volpe e dell’uva? Io no, mai. Perché nessuna saggezza m’è apparsa più saggia di questa, che insegna a guarir d’ogni voglia disprezzandola.I Quaderni di Serafino Gubbio] Patteggiamento concordato con la procura anche per l'ex presidente dell'Autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini."Come tutte le transazioni suscitano sentimenti opposti: da un lato l'amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall'altro il sollievo di vederne riconoscere una buona parte".     È il commento di Giovanni Toti dopo l'accordo sul patteggiamento. "Resta quel reato "di contesto" definito corruzione impropria, legato non ad atti ma ad atteggiamenti, una accusa difficile da provare per la sua evanescenza, ma altrettanto difficile da smontare per le stesse ragioni" prosegue l'ex governatore.     "Detto ciò, di fronte a questo finale, credo appaia chiara a tutti la reale proporzione dei fatti avvenuti e della loro conclusione - dice ancora Toti -, che pone fine alla tormentata vicenda che ha pagato una istituzione oltre alle persone coinvolte e che lascia alle forze politiche il dovere di fare chiarezza sulle troppe norme ambigue di questo paese che regolano aspetti che dovrebbero essere appannaggio della sfera politica stessa e non a quella giudiziaria".I suoi legali Mario ed Enrico Scopesi hanno concordato con la procura una pena di tre anni e cinque mesi e una confisca di poco più di 100 mila euro oltre all'interdizione temporanea dai pubblici uffici. Anche in questo caso sarà il giudice per l'udienza preliminare ad accogliere la richiesta. Colpo di scena nell'inchiesta per corruzione che ha sconvolto la Liguria. Giovanni Toti ha trovato l'accordo con la procura per patteggiare due anni e un mese.     Adesso la decisione spetterà al gup che dovrà fissare una udienza.


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