sabato 27 aprile 2024

Via i siriani dal Libano

[La Calabria è il paese dei terremoti: ogni città, ogni terricciuola ti presenta vestigie di rovine, e non passa anno che nella stagione di primavera o di autunno la terra non tremi. [...] “Ah,” mi diceva uno, “se non ci fossero i terremoti ed i briganti, la Calabria sarebbe il primo paese del mondo”. Luigi Settembrini, Ricordanze della mia vita, 1879-postumo] Si inasprisce in Libano la campagna politica e istituzionale contro i profughi siriani che vivono "illegalmente" nel Paese, afflitto da anni dalla peggiore crisi finanziaria della sua storia e che da più di un decennio ospita più di un milione di siriani fuggiti dalla guerra in corso nella vicina Siria. Nelle ultime ore e come riferisce l'agenzia di notizie governativa Nna, agenti della Sicurezza dello Stato, una delle agenzie di  controllo e repressione libanesi, hanno effettuato una serie di perquisizioni in località del distretto di Batrun, nel nord del Paese, imponendo ai siriani trovati senza "documenti in regola" di lasciare le case e la zona "nell'arco di 48 ore". Non è chiaro dove potranno recarsi le famiglie di siriani che dovranno lasciare le località di Kubbe, Bustan al Assi e Kfifan.  E non è stato spiegato perché le perquisizioni della Sicurezza dello Stato sono avvenute solo nel distretto di Batrun e non in tutte le altre regioni libanesi, almeno quelle non coinvolte nel conflitto tra Hezbollah e Israele. Queste iniziative fanno seguito a una direttiva impartita nei giorni scorsi dal governatore del Nord del Libano, Ramzi Nohra. A sua volta, Nohra ha recepito le istruzioni del ministro degli interni, Bassam Mawlawi, che nei giorni scorsi si era unito al coro delle figure politiche e istituzionali del paese che chiedono a gran voce la deportazione in Siria dei profughi siriani. Il Libano ha una popolazione di circa cinque milioni di persone. Secondo le fonti governative libanesi, nel paese vivono più circa un milione e mezzo di siriani. Questi non sono riconosciuti come rifugiati dal Libano. Nelle ultime settimane, nel Paese sono aumentati gli episodi di violenza indiscriminata contro siriani da parte di ronde di quartiere in varie zone. Questi incidenti sono avvenuti nel mezzo di una campagna di stampa, alimentata da esponenti politici e tesa a incolpare "i siriani" di una serie di distinti episodi di cronaca nera avvenuti a Beirut e sul Monte Libano. Con l'approssimarsi a fine maggio della conferenza annuale sulla Siria organizzata dall'Unione Europea a Bruxelles, le autorità libanesi sperano di ottenere dall'Ue maggiori finanziamenti per la gestione dei profughi siriani in Libano.

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