venerdì 18 maggio 2018

Tu quoque, ancora, Matteo ...!

[Non volevo nascere [e sono nato] / Non volevo vivere [e sto vivendo] / Ma quando morirò andrò in Paradiso [perché l'inferno lo sto già vivendo]. Jim Morrison] Non ci posso credere! Matteo ritorna in Cgil. Dopo essere scappato dal sindacato che l’aveva forgiato a Sigonella in lunghe ed estenuanti battaglie, dopo avere messo in discussione l’indiscusso leader sindacale di Punta Raisi (Sandwich) di un discutibile sindacato ... era andato via da sconfitto con uno strascico di polemiche non indifferente. Approdato alla uil, scappa per la seconda volta ma questa volta non in un altro sindacato, ma in Gh, concorrente di Aviapartner a Palermo. Tengo famiglia è il suo motto, che poi è di tutti gli italiani. Alla uil non lo capiscono, troppo avanti, la sua lotta senza quartiere non ha eguali. Firma tutto anche quello che non capisce, non si applica nelle problematiche Gh, il suo impegno è esclusivamente concentrato su Aviapartner Palermo (le disgrazie non vengono mai da sole, mai come in questo caso è azzeccato). Ma all’ultimo congresso regionale della uil non viene premiato né lui né Scilipodi, i due incompresi, acuti strateghi, implacabili accusatori del capitalismo senza anima ....si sarebbero visti negare un posto nella segreteria regionale, dunque non avrebbero avuto scelta. 

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