sabato 26 maggio 2018

MI MANCA LINATE

[Se il passato non può insegnare niente al presente, e il padre al figlio, allora la storia deve essere stanca di andare avanti e il mondo di sciupare una grande quantità di tempo. Russel Hoban] Il 23/5 il mio turno doveva essere 7,30-12,30, per poi fare 18-20, mentre in quello cartaceo risultava che la mia presenza doveva essere di 5 ore senza interruzione. Il giorno prima mi viene comunicato il turno spezzato obbligatorio (grazie alla Uil). Arrivo a Punta Raisi timbro alle 7,30, alle 8,10 atterra il primo volo, ros superMario. Di rampa il prof., che, dopo aver controllato l’aeromobile, autorizza l’apertura delle stive. Mentre abbiamo finito di caricare i due pretoriani (il prof. insieme a superMario) discutono. Arrivando alla conclusione che il sottoscritto non può lavorare perché il dangerous goods è scaduto. Tra l’altro sarebbe in corso una ispezione Enac, dunque lavoro due ore. SuperMario chiede  al nostro  coach se poteva fare il corso, ma dopo avere controllato la sua agenda, strapiena di appunti, non trova spazio, troppo  impegnato in cose molto più importanti. In definitiva tre pretoriani non sanno risolvere il problema. Ma se uno dei tre pretoriani avesse chiamato il capo scalo il problema sarebbe stato risolto in giornata. Ma la presunzione e la vanità fanno brutti scherzi. Timbro e vado via. Dal primo di aprile sono nuovamente a Palermo, nella prima settimana di maggio mi iniziano a dire che devo fare il corso, ma i nostri turni non lasciano spazio alle attività ricreative, i giorni di riposo spesso sono singoli è non si possono fare mancati riposi. Dopotutto siamo a Palermo, non siamo  mica a Linate. Giovedì ero di riposo, venerdì in ferie forzate (non ho ancora la certificazione del dangerous goods), proprio ieri  superMario mi comunica che oggi avrei fatto il corso alle 10,15.  Inoltre mi comunica che il mio turno sarebbe stato di tre ore, iniziando alle 7,30. Questa mattina arrivo in apt e comunico al ros occhi belli  che non posso lavorare perché non sono certificato. Il miracolato non si presentava perché malato, dunque due unità in meno, dopo una concitata serie di telefonate recuperiamo una unità che rimpiazza il miracolato. Alla fine dico a occhi belli, che malgrado gli manca s si chiama come me, di tenermi in squadra. I due voli partono puntuali, ho la illusione di essere indispensabile, ma è solo una illusione. Ma, probabilmente, il caposcalo ha una certezza che una parte dei pretoriani ha toppato. Ma guardiamo il lato positivo: oggi è il ventiseiesimo giorno del secondo mese. 

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